abitare sostenibile – È passato parecchio tempo da quando “caverna” era sinonimo di casa. Millenni. Secoli e secoli in cui le esigenze dell’uomo rispetto alla propria abitazione si sono trasformate e con esse anche il concetto stesso di casa ha subito un’evoluzione. Ma come e dove abiterà l’uomo del futuro?
A MCE 2016 c’è la risposta. Un vero e proprio edificio intelligente in scala reale trova spazio all’interno dell’area espositiva “Oltre la Classe A”, per toccare con mano l’evoluzione delle nostre case, in cui la tecnologia sarà in grado di gestire i fabbisogni energetici non solo per assicurare il massimo risparmio di energia dei sistemi di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria, ma anche il controllo di tutte le soluzioni presenti per un nuovo modo di abitare all’insegna dell’integrazione fra efficienza, sostenibilità ambientale e automazione.
Oltre la Classe A è un modello arredato e accessoriato di una casa “connessa”, in cui gli oggetti d’uso quotidiano, dal termostato al frigorifero, dall’allarme di casa alle luci, sono capaci di parlare tra di loro, attraverso la condivisione di uno standard di linguaggio comune, con un’interfaccia di semplice utilizzo. E se le previsioni di un domani non troppo lontano ci dicono che nel 2020 gli oggetti collegati saranno 50 miliardi, prendere parte a quelle conversazioni diventa importante per andare nella direzione del consumo minimo delle risorse, in un ambiente abitativo capace di coniugare efficienza energetica, comfort e sicurezza.
Ma come funziona? È una casa che “ci segue ovunque”, che si può controllare da remoto. Un’interfaccia intuitiva di utilizzo, con tre scenari – buongiorno, vita diurna, buonanotte – consente di regolare, in modo personalizzato, temperature, riscaldamenti, condizionamenti, umidità, illuminazione, consumi lettrici e sicurezza. Per esempio, il termostato potrà rilevare le condizioni meteo e organizzare il funzionamento della caldaia per assicurare il massimo comfort; e per chi teme di arrivare in ritardo, la radiosveglia si attiverà prima in caso le condizioni della viabilità siano critiche.
Non solo. Nei prossimi anni dovremo rivedere il ruolo stesso dell’edificio, non più solo come episodio isolato e indipendente dal punto di vista energetico e ambientale dalla città che lo ospita, ma come tassello importante della città stessa in forte mutazione. Una vera e propria “macchina per abitare” che dovrà essere integrata con la città in cui è inserita.
In quest’ottica, completano l’edificio presente a MCE un ufficio, una piazza e anche un piccolo parcheggio con le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, per rendere ancora più evidente il nuovo modo di concepire l’edificio come un nodo intelligente di connessione al quartiere e alla città, intesa come Smart City. Esperti del Politecnico di Milano sono a disposizione dei visitatori per spiegare e illustrare come funziona un edificio intelligente.
“Integrazione è il filo narrativo di questa MCE – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – e la nuova veste di Oltre la Classe A vuole essere un segno tangibile su come le infrastrutture impiantistiche termoidrauliche ed elettriche possono essere connesse grazie alle tecnologie ICT, alle mobile app, ai sistemi cloud e all’informatica per comprendere e cogliere le prospettive di una nuova tipologia di sviluppo del modo di costruire che arriva a coinvolgere nuove professionalità, come i system integrator, per rispondere alle esigenze di nuovi stili di vita”.
17 marzo 2016