alimentazione e ambiente – La salvaguardia del pianeta riparte da scelte lungimiranti in tema di alimentazione.
Per contrastare i cambiamenti climatici un’ottima scelta può essere quella di consumare insetti al posto della carne.
Introdurre nella nostra dieta grilli o cavallette o altre bestiole consentirebbe di “svolgere un ruolo chiave nel ridurre le emissioni climalteranti”.
La scelta arriva in seguito ad una serie di studi messi a punto dai ricercatori della Scuola di GeoSciences e Scotland’s Rural College dell’Università di Edimburgo, che hanno pubblicato i risultati sul Global Food Security journal mettendo in rilievo le proprietà ‘ecologiche’ degli insetti commestibili, elemento trattato quotidianamente da scienziati e climatologi.
Mangiare insetti per combattere il cambiamento climatico
“Mangiare insetti invece di manzo potrebbe contribuire ad affrontare il cambiamento climatico riducendo le emissioni nocive legate alla produzione di bestiame” si legge nello studio. Eliminare dalle nostre tavole “la metà della carne mangiata in tutto il mondo e sostituirla con grilli o farina di larve, consentirebbe di tagliare di un terzo l’uso dei terreni per gli allevamenti riducendo sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra” – confermano gli scienziati -.
Lo studio messo a punto è partito dai dati resi disponibili dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, dati messi a confronto per la prima volta con gli impatti ambientali della produzione di carne con fonti alternative di cibo.
“Mangiando più insetti o imitazioni di carne come il tofu o la soia”, si potrebbero liberare “1.680 milioni di ettari di terra, pari a oltre 70 volte l’estensione del Regno Unito” sottolineano i ricercatori scozzesi.
Gli scienziati partono da una considerazione di base ovvero che “la metà dell’attuale mix di prodotti animali sia sostituito da insetti, carni prodotte in laboratorio o imitazioni di carni”.
“I pascoli coprono due volte l’area del terreno coltivato e gli animali consumano circa un terzo di tutte le colture raccolte”.
“Un mix di piccoli cambiamenti nel comportamento dei consumatori, come la sostituzione della carne bovina con il pollo, la riduzione dei rifiuti alimentari e l’introduzione di insetti più comunemente nelle diete, contribuirebbe a ottenere un risparmio di terra e un sistema alimentare più sostenibile” spiega il ricercatore Peter Alexander che ha lavorato alla ricerca dell’Università di Edimburgo.
12 maggio 2017