lotta allo spreco alimentare – La parola d’ordine è: riutilizzo.
La lotta allo spreco alimentare comincia proprio dalla cucina grazie all’arte del saper riutilizzare i cibi avanzati, mettendo un po’ di fantasia nella rielaborazione.
Quel che di norma finisce nel cestino della spazzatura, meglio se nell’umido, può diventare un prezioso ingrediente, base ideale per tanti nuovi piatti.
Gli avanzi, le bucce di alcuni alimenti, gli scarti prodotti in cucina possono essere un bene fondamentale e trasformarsi in una base per elaborare pietanze stuzzicanti.
Quel che si sottrae alla discarica può avere nuova vita e finire sulla tavola ne è convinto lo chef Roberto Bassi che insieme al Barilla Center for Food & Nutrition dispensa otto semplici consigli per riutilizzare formaggi, pane, agrumi e tanto altro ancora.
Dagli avanzi dei formaggi al pane raffermo
Partiamo proprio dai formaggi. Spesso in frigorifero stazionano piccole quantità avanzate di tipi diversi che, se separatamente, non verranno mai messi in tavola insieme possono regalare il giusto sapore a creme di verdura o vellutate, o magari finire in un piatto di pasta o in un risotto.
Quantità esigue di avanzi possono diventare il cuore gustoso dei malfatti di zucca.
Le classiche croste di formaggio stagionato possono fare la differenza se gettate a piccoli pezzi nel minestrone di verdura.
E’ sufficiente lavarli attentamente per levare eventuali muffe.
Se fra gli avanzi del giorno precedente troviamo pasta e riso le opportunità di riutilizzo sono davvero molte. Si parte da un classico come la frittata per proseguire con crocchette, timballi, arancini.
E se scegliamo di aggiungere la besciamella il risultato è eccellente, pasta e riso possono essere gratinati al forno oppure proposti nella versione ‘pasticciata’ per un risultato dal gusto indiscusso.
Verdure: riutilizziamo le bucce
Al capitolo verdure non mancano le soluzioni per rendere appetibili le bucce. Quasi sempre commestibili le bucce possono essere utilizzate sia come guarnizioni oppure fritte e tostate al forno con l’aggiunta di un pochino d’olio.
Un imperativo anche per il pane: mai buttarlo.
Il pane dei giorni precedenti può essere riutilizzato se grattugiato per i ripieni e le farce.
Se tostato è la base ideale per le bruschette, raffermo è necessario per comporre piatti tipici della tradizione come la toscana pappa con il pomodoro, o il famoso “pane atturrato” che finisce in moltissimi piatti di pasta siciliani soprattutto se insaporito con aglio e acciuga.
Le foglie avanzate delle verdure possono diventare gustosi pesti.
Al di là del più celebre pesto genovese, preparato con il basilico, esistono varianti anti-spreco e si possono utilizzare le foglie di vegetali quali i ravanelli, le bucce delle carote o i gambi dei broccoli o degli asparagi.
Per ovviare a quel senso di amaro che rilasciano le foglie esterne di cicoria, cavolo verza, lattuga o scarola si può scegliere di ripassarle in padella per renderle croccanti e gustose.
Riutilizzare frutta e verdura è davvero importante.
I dati Fao infatti stabiliscono che nel mondo lo spreco di frutta e verdura è pari al 45%, una percentuale davvero elevata.
Gli scarti degli agrumi concentrato di vitamine
Possono essere oggetto di riutilizzo anche le parti di scarto degli agrumi.
Il sottobuccia ad esempio è ricco di sostanze antibiotiche naturali, enzimi, vitamine, sali che non sono presenti in uguale concentrazione nella polpa.
Quindi guai a buttarlo.
La parte bianca della buccia del limone è un concentrato di sostanze antibiotiche naturali, enzimi, vitamine e sali minerali, sostanze aromatiche con attività antitumorali e di riduzione del colesterolo.
Le scorze degli agrumi sono inoltre usate in pasticceria.
E per finire non dimentichiamo la preparazione di fumetti e brodi con teste e lische di pesci, carapaci dei crostacei, ossa e ritagli di carne.
Decisamente gustose anche le polpette preparate con i classici avanza di carne, misti a verdure, legumi e tanto altro ancora.
Le opportunità sono davvero infinite e utili per combattere lo spreco alimentare.
16 ottobre 2017