orto e ambiente – L’arrivo della primavera induce 6 italiani su 10 (62%) a dedicarsi alla cura di verdure, ortaggi, piante e fiori da coltivarsi in vaso o direttamente nella terra in orti, giardini, balconi e terrazzi.
La conferma arriva dall’indagine elaborata da Coldiretti/Ixe’.
Sempre più italiani fanno una scelta green e quest’anno si prevede un vero balzo delle superfici coltivate a orti familiari in Italia, mettendo a segno un aumento del 6,3% per raggiungere i 174 milioni di metri quadrati, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.
La passione della coltivazione contagia i più giovani
Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione.
Un bisogno di conoscenza che – continua la Coldiretti – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.
“Investire sulla cultura dell’orto significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini nei confronti della stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola” ha affermato il direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli nel sottolineare che “si tratta di un bisogno di conoscenza sempre piu’ sentito nelle città.
Dove fare l’orto
Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti – è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità.
Il popolo del pollice verde non passa all’azione solo su aree pubbliche organizzate, ma si dedica anche al recupero di terre abbandonate lungo le linee ferroviarie, lungo i canali, nelle zone pedonali, ma anche all’interno dei condomini con una vera e propria rinascita fatta di frutta, verdura, ortaggi ma anche di piante, fiori e piante aromatiche, senza dimenticare gli orti nelle scuole dove i bambini imparano dal vivo i cicli delle stagioni e la vita della piante.
Consigli per l’orto
L’investimento per realizzare un orto tradizionale a terra si può stimare – informa la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Per coltivare su terrazzi e balconi bastano invece poche decine di euro.
In ogni caso individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati. Un’attenzione particolarmente importante quest’anno segnato soprattutto al nord da una preoccupante siccità per effetto della caduta del 50% di acqua in meno durante l’inverno. In queste condizioni per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua importante è la conoscenza del terreno e la scelta di varietà più resistenti.
Come funziona il bonus verde
Un aiuto per gli appassionati della zappa viene dal bonus verde che nel 2019 offre la possibilità di richiedere la detrazione fiscale Irpef per la sistemazione di giardini e terrazzi.
L’importo del bonus riconosciuto è pari al 36% e sarà possibile detrarre fino ad un massimo di 5.000 euro di spesa, importo relativo ai lavori in ciascun immobile di proprietà ed interessa sia chi vive in abitazioni singole che chi abita in condominio (in questo caso la detrazione viene calcolata in 5.000 euro di spesa per ogni appartamento).
Oltre che per la manutenzione di giardini e aree aperte, la detrazione Irpef del bonus verde spetta anche per le spese sostenute al fine di realizzare coperture a verde e giardini pensili.
E’ fondamentale che i pagamenti per le spese sostenute dal primo gennaio siano effettuati con strumenti idonei a consentire al committente di poter richiedere la detrazione prevista.
I dieci passi per fare un orto perfetto
. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.
. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.
. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.
. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).
. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.
. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare,etc.) ed al contenuto in cloro.
. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto);
. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. E’ preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.
. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.