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Parte ‘Treno Verde 2014’: 11 tappe per il convoglio che rileva l’inquinamento

inquinamento atmosfericoCittà più smart, sostenibili, a misura di cittadino, ma soprattutto libere dallo smog.
È la sfida che lancia il Treno Verde 2014, la campagna di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane dedicata al rilevamento dell’inquinamento atmosferico e acustico e pensata per informare, sensibilizzare e promuovere tra i cittadini le buone pratiche per una mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle polveri inquinanti. Soprattutto le polveri sottili (PM10) continuano, infatti, a soffocare i nostri centri urbani rendendo l’aria irrespirabile e mettendo a serio rischio la salute dei cittadini. Nel 2013 su 91 città monitorate da Legambiente, 43 hanno registrato valori di PM10 superiori ai limiti di legge.

Dati che indicano la necessità di imprimere un cambiamento decisivo che metta al centro la rigenerazione e riqualificazione urbana, dove il trasporto urbano non sia più incentrato sull’utilizzo del mezzo privato ma sulla mobilità pubblica sostenibile con mezzi a basso impatto ambientale. Temi che saranno affrontati in questa 26esima edizione dal Treno Verde 2014, in partenza ieri dalla Capitale.

La campagna, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata presentata ieri a Roma nella sala conferenza della Stazione Termini dal direttore generale di Legambiente Rossella Muroni, da Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane e dal ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando.

Dal 13 febbraio al 27 marzo il convoglio ambientalista farà tappa in 11 città: partirà da Palermo per poi proseguire il suo viaggio a Cosenza, Potenza, Caserta, Roma (Termini), Pescara, Ancona. Ed ancora a Verona, a Milano, Varese per poi concludere la sua campagna a Torino il 25, 26 e 27 marzo. Durante le tappe il Treno Verde, grazie alla mostra interattiva ospitata a bordo delle sue quattro carrozze, incontrerà studenti, cittadini e amministrazioni per promuovere la qualità dei territori, l’innovazione nei centri urbani e l’attenzione negli stili di vita.

“Il nostro sostegno alla campagna del Treno Verde diventa ogni anno sempre più convinto – ha dichiarato Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane – perché tutti i dati e i riscontri oggettivi confermano che la ferrovia è sempre più il fulcro irrinunciabile di una mobilità pubblica moderna e sostenibile. Guardiamo, ad esempio, al sistema delle Frecce, alla crescita esponenziale di viaggiatori registrata in pochi anni. Stiamo dimostrando che, laddove ci è data possibilità di esprimere in pieno le nostre capacità e potenzialità, i benefici per l’ambiente, per l’economia e per il turismo, sono incomparabili. Treno Verde

Nel 2013 i 42 milioni di passeggeri che hanno preferito le Frecce all’auto privata o all’aereo hanno consentito di abbattere di oltre un milione di tonnellate le emissioni di CO2 nell’ambiente. E l’effetto positivo si dilata nelle città, grazie alle sinergie che stiamo incentivando con mezzi di trasporto privato, condiviso e pubblico a basso impatto ambientale.

Nel trasporto regionale – ha concluso Moretti – abbiamo investito tre miliardi di euro in autofinanziamento per treni e tecnologie all’avanguardia. Purtroppo è un dato oggettivo che le risorse pubbliche scarseggino e i pagamenti di molte Regioni a Trenitalia tardino ad arrivare. In più qui, a differenza delle Frecce, non siamo noi ad avere in mano le leve decisionali. Ma abbiamo idee, competenze e proposte per migliorare il servizio e le condivideremo, il 26 febbraio, con tutti gli stakeholder, in particolare proprio con chi ha in mano quelle leve, in primis le Regioni”.

“Le nostre città – dichiara il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni – devono tornare a respirare, ad essere più verdi, ad avere uno sviluppo in sintonia con l’ambiente ed essere delle fucine di innovazione. Ripensare i centri urbani, migliorare la qualità di vita e dell’aria significa prima di tutto ripartire dal trasporto pubblico, che si conferma essere un passaggio strategico per il cambiamento dei nostri centri urbani.

Eppure il nostro Paese fatica ad intraprendere questa importante e necessaria strada: il 2013, sancito dalla comunità europea come “anno dell’aria”, doveva essere l’anno per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico ma, invece, si è fatto davvero poco e anche il 2014 non sembra iniziare nei migliori dei modi. Continuiamo ad accumulare ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee.

È dunque urgente intraprendere azioni efficaci e interventi mirati per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in tutta la Penisola, destinando più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all’ammodernamento della rete ferroviaria, invece, che per la realizzazione di faraoniche e talvolta inutili e superflue opere autostradali”.

12 febbraio 2014

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