energia eolica – Il convegno “Lo sviluppo dell’energia eolica off-shore nel mare Adriatico: il Progetto Powered come strumento di pianificazione”, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche nei giorni scorsi, oltre a contribuire in modo serio all’approfondimento dei temi tecnici e scientifici legati al settore dell’eolico offshore, è stato anche l’occasione in cui il Progetto Powered è stato riconosciuto da interlocutori importanti come lo strumento più efficace per iniziare un cammino di sviluppo dell’eolico in Italia.
In primo luogo Sebastiano Serra, rappresentante del Ministero dell’Ambiente, ha confermato l’obiettivo di raggiungere l’installazione in Italia di 650 megawatt entro il biennio 2015-2016. Serra ha anche sottolineato che il Progetto Powered – che ha come scopo testare la potenzialità eolica nel bacino del Mare Adriatico, definire delle Linee guida, condivise dai partner croati, montenegrini e albanesi, per il corretto inserimento di parchi eolici offshore – è lo strumento che può rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo. Del resto tutti i partecipanti hanno chiesto che Powered diventi l’elemento di regolamentazione per l’eolico offshore nel Mare Adriatico.
E poi la Siemens – uno dei colossi mondiali del settore – ha partecipato al meeting con i responsabili commerciali per l’eolico offshore e inshore, dichiarandosi anche interessata a entrare a fare parte degli sponsor del progetto, che è visto come il mezzo più idoneo a fare partire l’eolico offshore in Italia.
Al convegno hanno partecipato oltre 150 studiosi, operatori del settore eolico e studenti da tutta Europa: i lavori della mattinata hanno riguardato l’approfondimento dei temi legati alla tecnologia e al business, ma anche quali siano le procedure di interventi sui porti industriali italiani in modo da renderli adeguati a ospitare le filiera per la realizzazione di un parco eolico.
Grande interesse ha suscitato la nascita all’interno dell’Università Politecnica delle Marche di un nuovo laboratorio per le misure necessarie alla Certificazione delle turbine eoliche secondo lo standard IEC-61400: il WEST–lab (Wind Energy Studies and Testing laboratory), presenza unica in Italia. WEST-lab sta conducendo le sue prime campagne di misura sulla turbina eolica da 2 MW prodotta dalla ditta MAIT SpA di Osimo (AN) e sarà un servizio importante per le aziende italiane che intendono certificare i propri prodotti e che oggi sono costretti a rivolgersi fuori confine per le misure necessarie all’ottenimento della Certificazione.
Nella prima parte del convegno, la Mainstream Renewable Power Ltd, e la Hull University Business School, hanno relazionato sugli enormi sviluppi della tecnologia eolica offshore nei mari britannici, dove Associated British Ports & Siemens stanno procedendo alla trasformazione del Greenport di Hull nel più grande hub industriale e logistico per la realizzazione e movimentazione di macchine eoliche multi megawatt. A due costruttori italiani: la MAIT SpA e la Condor Wind Energy Ltd, è stato affidato il compito di relazionare sulle attenzioni industriali che il nostro Paese riserva al settore dell’eolico. Nel pomeriggio il convegno ha affrontato i temi legati alla meteorologia e allo studio dei venti: è stata presentata la mappa eolica dell’Adriatico, sviluppata dal Progetto Powered, che evidenzia le zone a maggiore potenziale eolico. Altri interventi hanno avuto come tema le problematiche paesaggistiche legate al territorio.
In chiusura, la Wdp Offshore Italia ha offerto una relazione dettagliata sulle fasi che caratterizzano il percorso autorizzativo italiano e sui problemi a esso connessi. La Garrad Hassan ha testimoniato sull’importanza che la certificazione riveste nella rilevazione dei dati di ventosità, elemento fondamentale per l’avvio di un progetto industriale e per la credibilità dello stesso da parte di istituti di credito. Il convegno ha offerto anche uno spazio rilevante agli sponsor del progetto, che hanno spiegato la propria attività e qual è la relazione con Powered.
14 giugno 2013