start up green – Sono Junker e Mh Energy le due idee vincitrici della quarta edizione del Premio Innovami Start Up.
“Con Junker viene premiata un’applicazione mobile che facilita la raccolta differenziata attraverso la semplice lettura dei codice a barre dei prodotti, mentre Mh Energy punta a sviluppare e commercializzare micro-centrali per la produzione di energia elettrica da pirolisi del gas prodotto da scarti di potature – spiegano i responsabili dell’Associazione Innovami –“.
Con l’edizione 2013 del Premio Innovami Start Up, si chiude la quarta edizione del Premio, la nona dall’avvio delle iniziative di business plan competition promosse da INNOVAMI con il sostegno del Con.AMI, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, della Banca di Imola – Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dalla BCC Ravennate e Imolese, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna e del Nuovo Circondario Imolese.
L’ultima edizione ha visto la partecipazione di 13 gruppi proponenti con idee e progetti imprenditoriali di diversa natura, tutti a base tecnologica. 9 di questi hanno partecipato alla valutazione presentando ciascuna idea ad un gruppo di valutatori che ne ha approfondito le peculiarità e definito il proprio giudizio.
4 idee sono state valutate positivamente per l’accesso all’incubatore: Junker, MH Energy, Buzzoole e Social Cities. Mentre 2 di esse hanno anche ottenuto a pari-merito il Premio INNOVAMI Start-up: Junker e MH Energy. A ciascuna di esse è stato attribuito il Premio di 4.000 euro, inoltre Junker ha ottenuto anche il Premio speciale Hera per progetti di interesse ambientale – energetico.
Il Premio INNOVAMI Start Up è riservato alle migliori imprese/progetti di impresa, ad elevato contenuto innovativo, che sono interessate a localizzarsi nell’incubatore INNOVAMI entro 3 mesi dalla data di comunicazione della premiazione. La partecipazione alla business plan competition è stata negli anni significativa, tenendo conto che la presentazione delle domande è finalizzata alla localizzazione nell’incubatore INNOVAMI.
Sono in tutto 65 le idee imprenditoriali e circa 190 i partecipanti coinvolti nelle edizioni del premio, a partire dalla prima edizione del 2005 (allora Start Cup – sezione di Imola) fino a quella del 2013, che ha visto assegnare complessivamente 79mila euro di premi, attribuiti a 16 start up innovative. Più dell’80% dei partecipanti alla competizione è laureato o laureando e per il 25% sono donne, mentre circa il 70% ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni.
In qualità di valutatori troviamo: Francesco Bendanti (Fondazione Cassa di Risparmio di Imola), Emilio Galavotti (Acantho Spa), Andrea Padovano (Alya srl), Andreas Papageorgiou (Bryo Spa), Paola Perini (Innovami), Giuseppe Zuffa (Gruppo Hera Spa).
Ma vediamo nel dettaglio le schede delle due idee vincenti:
Junker, differenziare diventa facile
E questo dove lo butto? E’ una dubbio che coglie molte persone di fronte alla raccolta differenziata. Oggetti, imballaggi o altro ai quali non si riesce a dare una destinazione certa, anche perché spesso le regole di conferimento dei rifiuti cambiano da comune a comune.
E’ da questa esigenza diffusa che è nata l’idea di realizzare un’applicazione che aiuti istantaneamente a riconoscere, attraverso la lettura ottica del codice a barre attraverso uno smartphone o un tablet, la destinazione del rifiuto in base alla posizione (e quindi il Comune) in cui ci si trova. Un modo per facilitare la vita ai cittadini e a chi i rifiuti li raccoglie.
Il progetto, battezzato Junker, è in uno stadio avanzato di sviluppo e nasce grazie all’intuizione di quattro laureati in informatica che hanno deciso di sviluppare l’idea. Benedetta De Santis, Giacomo Farneti, Massimo Marzocchi e Todor S. Petkov hanno così cominciato a sviluppare il software e l’infrastruttura necessari all’applicazione, oltre che a raccogliere in un data-base tutte le informazioni sui prodotti e le tipologie di raccolta effettuate nei diversi territori. Il progetto ideato consente infatti la creazione – attraverso il coinvolgimento dei mercati di riferimento – di una banca dati che raccoglie la tipologia di materiali di cui sono composti i prodotti acquistati e le modalità di smaltimento ottimali nel luogo in cui si trovano.
Il servizio base identifica i prodotti tramite codici a barre e di classificazione dei materiali.
Un’idea che ha già riscosso l’interesse di alcune multi utility del settore; grazie alla diffusione di questa applicazione, infatti, le aziende possono ottimizzare l’attività di smistamento e gestione dei rifiuti, realizzando allo stesso tempo un monitoraggio preciso sulla qualità della raccolta differenziata. Un altro target importante per l’applicazione è rappresentato dalla Grande distribuzione organizzata, che ha l’opportunità di realizzare un marketing personalizzato sui prodotti offerti, oltre che un positivo ritorno d’immagine nel promuovere un comportamento virtuoso.
L’affiancamento di Innovami con l’attività di incubazione ha permesso a Junker di consolidare il proprio modello di business e proporsi in modo più strutturato nei confronti dei potenziali investitori e clienti. E’ prevista per il 2014 la costituzione in srl del progetto d’impresa, per dare ulteriori gambe e concretezza ad un progetto sempre più reale.
Mh Energy, l’energia dal legno di scarto
L’impresa sviluppa e commercializza micro- centrali di produzione elettrica della potenza di 20 KW elettrici attraverso il processo di pirolisi del cippato di legno. L’impianto consente quindi di sviluppare calore riscaldando il cippato – legno derivato da diradamenti boschivi, siepi campestri, residui di potature di frutteti e vigneti e quant’altro – in totale assenza di ossigeno (pirolisi). La trasformazione così eseguita permette di contenere la produzione dei fumi nonché della formazione di particelle inquinanti. Il primo prototipo dell’impianto è già funzionante e ha come destinatari principali le imprese agricole che hanno a disposizione scarti di potature. L’ ingombro dell’impianto è minimo. Il funzionamento è completamente automatizzato con una soluzione plug and play (collega e usa) che consente l’utilizzo senza la conoscenza di tecniche specifiche.
18 dicembre 2013