mobilità sostenibile – Alimentazione tradizionale, ibrida o elettrica: qual è l’auto del futuro? È ciò che vuole svelare la nuova ricerca commissionata dal portale automobile.it all’Istituto di Ricerca GfK Eurisko, che ha come oggetto proprio l’eco-sostenibilità alla guida: il campione intervistato è di 265 possessori di auto, di tutta Italia, eterogenei per sesso, età e professione.
Ibrido ed elettrico sono le due scelte più green secondo gli intervistati, e per ragioni ambientali – a cui le donne sono più sensibili – e per motivi di contenimento dei costi – argomento di grande interesse per gli uomini.
Gli incentivi statali all’acquisto di auto green, il costo dei carburanti tradizionali, la possibilità di ignorare le restrizioni di circolazione nei centri cittadini: queste sono le motivazioni pratiche che spingono sempre più italiani a prendere in considerazione l’acquisto di auto ibride o elettriche. A ciò si unisce il consolidarsi di una coscienza ecologica comune, il desiderio di ridurre i consumi e le emissioni, per il bene dell’ambiente (e del portafogli).
Il libero transito nelle ZTL attira soprattutto gli abitanti del Nord-Ovest, così come il desiderio di ridurre l’inquinamento acustico, prerogativa anche degli over 65.
Cosa frena gli italiani dall’acquisto di un veicolo eco-sostenibile? Il costo maggiore, che “spaventa” soprattutto le donne, e, per quanto riguarda in particolare l’auto elettrica, la durata/ricarica della batteria.
Innanzitutto, quale sarebbe il “carburante del futuro”?
Per il 29% del campione, sarebbe l’ibrido, ovvero una soluzione combinata che preveda motore elettrico e a benzina; questa percentuale sale al 37% al Nord-Ovest. Rimane forte anche la benzina (19%), al secondo posto, seguita dall’alimentazione esclusivamente elettrica (14%, con un picco del 20% al Sud), a pari merito con diesel, e poi il metano con il 13%. In coda GPL al 6% e idrogeno, alimentazione alternativa apprezzata soprattutto al Centro Italia (6%). L’età del guidatore è una discriminante nella scelta: se i neopatentati tra i 18 e il 24 anni scelgono soprattutto il metano (35%), gli over-65 sono orientati all’elettrico (31%).
Il 30% degli intervistati totali è favorevole all’acquisto di un veicolo ibrido. Ma perché comprare un’ibrida?
La tutela ambientale entra in gioco come risposta di maggioranza: il 65% lo farebbe proprio per ridurre le emissioni di CO2, dato che sale addirittura all’81% al Nord-Est. Più green le donne, poiché ben il 72% sostiene che il taglio sulle emissioni è il maggiore vantaggio dell’ibrido, mentre gli uomini prediligono le motivazioni più “funzionali”: il grosso taglio sulla spesa per il carburante è fondamentale per il 55% del campione maschile. Il libero transito nelle ZTL fa gola soprattutto al Nord-Ovest (43%), ovviamente in particolar modo nelle aree metropolitane (44%).
Ben il 70% degli intervistati, complessivamente, spenderebbe di più, pur di avere un’auto dalla forte coscienza ecologica. Il 35% arriverebbe a pagare il 5% in più, il 33% si spingerebbe al 10% in più di una normale auto a benzina, il 2% persino il 20% in più. I più coscienziosi sono gli abitanti del Nord-Est: il 4% arriverebbe a spendere oltre il 20% in più, pur di avere un veicolo ibrido.
L’auto elettrica, invece, viene apprezzata per altre ragioni: il 57% l’acquisterebbe pur di ridurre l’inquinamento acustico, soprattutto se persone agées (72%) e nelle grandi città del Nord, dove il dato sale al 67%. Tra i maggiori handicap di una vettura elettrica ci sono le problematiche legate alla batteria: durata limitata (lo annovera come svantaggio il 40% del totale), scarsità di punti di ricarica (33%) e tempo necessario alla ricarica (26%). Il costo troppo elevato del veicolo elettrico è citato dal 40% degli intervistati, soprattutto dalle donne (57%) e nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni (71%). Al Sud, invece, il 38% lamenta una troppo limitata scelta di marche e modelli. Paradossalmente, uno dei maggiori plus dell’auto elettrica, la sua silenziosità, è percepito come uno svantaggio: sarebbe considerato un pericolo per l’incolumità dei pedoni in strada dal 5% del totale, con un picco tra gli uomini (7,5%), tra i 25 e i 34 anni (14%) e più al Sud (11%) rispetto al Nord (4%).
A quanto emerge dal sondaggio, tra ibrido ed elettrico, quindi, nella “battaglia” per il titolo di “alimentazione alternativa del futuro”, è l’ibrido a trionfare, per ragioni ambientali, economiche e pratiche.
14 novembre 2013