ambiente e packaging – Riduzione è la parola chiave del ‘Rapporto di Sostenibilità’ presentato ieri a Ecomondo da Tetra Pak Italia: meno CO2, meno consumi energetici, meno rifiuti prodotti. La crescita sostenibile secondo Tetra Pak è descritta nel report redatto secondo i parametri internazionali GRI, Global Reporting Initiative.
Una strategia di sviluppo in cui ambiente, responsabilità sociale, innovazione e competitività vanno di pari passo.
Non potrebbe essere altrimenti per un gruppo che da quasi dieci anni ha aderito al Global Compact, l’iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite per promuovere un’economia globale sostenibile.
La metodologia utilizzata da Tetra Pak per calcolare l’impatto ambientale dei propri imballaggi è quella della Valutazione del Ciclo di Vita (LCA), che analizza l’impronta sull’ambiente dalla produzione delle materie prime al riciclo del contenitore dopo l’uso. Grazie a questo strumento è possibile misurare le perfomance e, sulla base dei risultati, pianificare gli interventi di riduzione in modo da garantire un miglioramento continuo. Ad esempio in Italia l’azienda ha ridotto del 20% le emissioni rispetto al 2010, pari a 1,4 tonnellate di CO2 in meno per ogni milione di confezioni prodotte, equivalenti a quelle emesse da una persona che in un anno percorre 200 volte una tratta di 150 km in treno.
“Questo report segna una tappa importante in un percorso avviato nel 1997 con la pubblicazione della politica ambientale del Gruppo Tetra Pak – commenta Michele Mastrobuono, direttore Ambiente e Relazioni Esterne di Tetra Pak Italia –. Abbiamo una strategia di responsabilità sociale e ambientale solida e maturata nel tempo, che ci consente oggi di portare sul mercato prodotti sostenibili creando valore per i nostri Clienti e, più in generale, per l’ambiente e per la società”.
L’azienda inoltre è fortemente impegnata nella diffusione della conoscenza e della cultura della certificazione FSC™ (Forest Stewardship Council). Entro quest’anno Tetra Pak prevede di superare il 40% di confezioni certificate FSC, ovvero prodotte con carta proveniente da foreste gestite responsabilmente, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2015.
Secondo l’ultima indagine ambientale condotta dal Gruppo su 7.000 consumatori di 13 diversi Paesi per comprendere il loro atteggiamento riguardo ad ambiente e packaging, emerge sempre più la tendenza a scegliere risorse rinnovabili, come la carta, che assume la connotazione di packaging ecologico nella mente dei consumatori.
La stessa indagine dimostra l’importanza per i consumatori che l’imballaggio sia riciclabile. Per questo motivo, a dieci anni dall’avvio in Italia della raccolta differenziata dei cartoni Tetra Pak ha raggiunto traguardi importanti: oltre 36 milioni di cittadini coinvolti e l’avvio a riciclo di 21mila tonnellate di confezioni nel 2012. Ad oggi oltre 4.000 comuni italiani, il 50% del totale, sono coinvolti, con l’obiettivo di raggiungere l’80% dei Comuni in cui si effettua la raccolta differenziata entro il 2015.
Sul fronte della riduzione dei consumi e dei rifiuti, negli ultimi 10 anni Tetra Pak Italia ha ridotto del 30% gli scarti di produzione, pari ad oltre 6mila tonnellate di rifiuti in meno. Inoltre, il fabbisogno energetico per unità di prodotto del sito di Rubiera è calato del 28%, grazie anche alla resa dell’impianto fotovoltaico in grado di produrre 200mila kWh di energia elettrica all’anno equivalente al consumo annuo energetico di 50 famiglie.
Oltre all’ambiente, il report di sostenibilità traccia una panoramica completa sulla responsabilità sociale. Tetra Pak ha avviato già da diversi anni progetti di educazione ambientale per le scuole primarie e secondarie, oltre a programmi formativi come il “Summer Job&Workers@Tetra Pak” per i giovani parenti dei dipendenti, al fine di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Credendo nel valore della solidarietà e nei principi della sostenibilità, Tetra Pak fornisce inoltre sostegno a diverse associazioni di volontariato e collabora con associazioni ambientaliste e di consumatori al fine di promuovere e diffondere, attraverso la corretta informazione, comportamenti sempre più sostenibili.
Non ultimo, va ricordato il tema della salute e sicurezza sul lavoro. L’azienda ragiona in un’ottica di miglioramento continuo e ha sviluppato un “Pilastro Safety” che ha evitato incidenti negli ultimi 12 mesi, grazie anche all’erogazione nel 2012 circa 3.260 ore di formazione sui temi di salute e sicurezza, che hanno coinvolto tutti i dipendenti.
08 novembre 2013