agricoltura urbana bio– Per gli amanti dell’agricoltura urbana oggi c’è UFU – Urban Farm Unit -.
Messo a punto dall’architetto francese Damien Chivialle propone di coltivare in qualsiasi angolo della città grazie all’utilizzo di un sistema innovativo. Si tratta di un container, dismesso ma recuperato, con una serra installata nella parte superiore. Un sistema che sfruttando la modalità di coltivazione acquaponica – a quella idroponica è abbinato l’allevamento di pesci -, permette di coltivare bellissimi ortaggi.
Pesce biologico, frutta e verdura sono prodotti in strada, evitando inutili viaggi da parte dei fornitori e immissioni nocive in atmosfera.
Il funzionamento della struttura è decisamente semplice: l’acqua circola all’interno a ‘ciclo chiuso’. Per meglio intenderci gli escrementi dei pesci vengono trasformati e ridotti a nutrimento per le piante da popolazioni batteriche contenute in uno speciale bacino di depurazione.
L’acqua non utilizzata dalla coltivazione viene riportarta nelle vasche di allevamento per ripercorrere il ciclo.
Un ciclo chiuso perfetto, che non necessità neppure di energia perchè è in grado di produrla da sè, sia meccanicamente che termicamente. In ambito di depurazione viene infatti recuperato ed utilizzato il metano prodotto dai batteri, che garantisce l’alimentazione di un generatore.
L’esperimento vede già diverse strutture perfettamente funzionanti a Parigi, Bruxelles, Berlino e Zurigo, ma l’aspetto interessante é che il progetto è aperto ai contributi e può essere riproposto e migliorato da chiunque. Il sito web dedicato infatti presenta tutta una serie di informazioni per poter costruire una struttura in completa autonomia.
18 ottobre 2013