piano rifiuti – “La Puglia è la prima regione italiana che approva un Piano regionale dei Rifiuti, tra le pochissime che se ne sono dotate, con alla base la strategia Rifiuti Zero. Senza contare il fatto che lo strumento approvato dal Consiglio Regionale è il primo Piano a regime ordinario, fuori, quindi, da quella fase commissariale in cui la Puglia è stata negli ultimi 15 anni”.
Lo afferma l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente della Puglia, Lorenzo Nicastro, dopo l’approvazione a maggioranza del piano dei rifiuti (32 voti favorevoli della maggioranza e 17 contrari della minoranza) in Consiglio Regionale.
Nicastro sottolinea il confronto con le parti sociali “che viene da lontano e che negli ultimi due anni ha permesso una ampia partecipazione al lavoro di redazione del Piano. E’ evidente, tuttavia, che la partecipazione dei soggetti non presuppone un piano tarato sui ‘desiderata’ di ciascuno, esso è frutto di un ascolto e di una rielaborazione in una chiave di governo delle istanze. Mattone dopo mattone abbiamo costruito questo provvedimento: l’approvazione del Piano delle Bonifiche in Consiglio Regionale nel 2011, la ridefinizione della governance del settore dei rifiuti con la riduzione degli Ato (oggi Oga, ndr) e la creazione degli Aro per l’ottimizzazione dei servizi di spazzamento e raccolta, la rimodulazione dell’Ecotassa”.
Questi passaggi intermedi “ci hanno permesso – sottolinea Nicastro – di gettare le basi per quegli obiettivi di differenziata che sono obiettivo irrinunciabile per centrare la strategia generale e ridurre a valori trascurabili i conferimenti in discarica, favorendo il recupero di materiali spinto. Il Consiglio Regionale ha concluso un percorso dotando la nostra regione del Piano che, va sottolineato, non è uno strumento rigido.
E’ un piano dinamico, in divenire, pensato per essere ricettivo rispetto alle eventuali necessità che si dovessero manifestare nel corso degli anni a venire ma che, allo stesso tempo – conclude l’assessore – permette alla Puglia di accedere agli strumenti di finanziamento europeo indispensabili per colmare i gap impiantistici di cui ancora soffriamo“.
17 ottobre 2013