Pizza, pasta, pane, riso, si penserebbe, invece il ramen, sconosciuto ai più, è il cibo più venduto nel mondo.
Il ramen è di origine cinese, successivamente introdotto nella cucina giapponese.
Fino al 1900, i ristoranti che servivano cucina cinese da Canton e Shanghai offrivano un piatto di semplice ramen (tagliati, piuttosto che tirati a mano) serviti in un brodo insaporito con sale e ossa di maiale e guarnito con verdure o altro. Oppure venduto per la strada, in chioschetti mobili, da street food, a prezzi economici per i lavoratori che pranzavano fuori casa. Il ramen era il piatto più popolare in assoluto.
Nel 1958, furono inventate le tagliatelle istantanee da Momofuku Ando, il taiwanese-giapponese fondatore e presidente della Nissin Foods. Proclamato, in un sondaggio popolare, come la più grande invenzione giapponese del XX secolo, il ramen istantaneo permise a tutti di preparare questo piatto semplicemente aggiungendo acqua bollente.
Dagli anni 1980, il ramen è diventata un’icona culturale giapponese e fu studiata in tutto il mondo da molti punti di vista. Nello stesso tempo varietà locali di ramen ebbero successo nel mercato nazionale e potevano persino essere ordinati con i loro nomi regionali. Un museo del ramen fu aperto a Yokohama nel 1994.
Oggi se ne vendono oltre 100 miliardi di confezioni all’anno, disponibili in varianti di sapore, dalle più classiche a quelle di nuova tendenza e come appare dal video qua sotto anche a fasce di utenza che non sono più quelle popolari di un tempo.