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Da baby chef a bio pittore, le novità per 1mln bambini

a lezione in campagna – Da baby chef, per apprendere  i trucchi della nonna e preparare pasta fatta in casa o piatti antispreco, a bio pittori, per imparare a dipingere con i colori naturali, ma anche cake design in erba, per realizzare e decorare buonissimi dolcetti, e mini coltivatori di ortaggi biologici o piccoli sperimentatori del gusto, per riconoscere i prodotti di stagione.

Sono solo alcune delle novità dell’anno scolastico presentate in anteprima dalla Coldiretti durante l’inaugurazione di “Nativity” il primo salone della pediatria. Donne Impresa Coldiretti e Fondazione Campagna Amica hanno aperto le porte ad una vera e propria fattoria didattica nella Capitale per  un’anticipazione delle tante “emozioni contadine” che oltre un milione di bambini di scuole materne, elementari e medie sperimenteranno durante il nuovo anno scolastico, nelle oltre 1300 fattorie didattiche sparse su tutto il territorio nazionale.

Una bella opportunità  durante il corso di studi per andare a lezione nelle aziende agricole e scoprire il meraviglioso ed affascinante mondo contadino italiano spinta  anche dalla recente approvazione del Decreto legge scuola che prevede nuovi programmi di educazione alimentare favorendo anche il ritorni sui banchi dell’economia domestica con il boom delle fattorie didattiche dove – spiega la Coldiretti – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare.

Vere e proprie lezioni in campagna – afferma la Coldiretti – con percorsi, dedicati ai bambini in età scolare che, accompagnati da insegnanti o genitori, avranno l’opportunità quest’anno di scoprire e conoscere, attraverso coloratissimi laboratori la manualità e la fantasia che contraddistinguono la realtà agricola. Le attività proposte dalle aziende sono  moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore bambini Coldiretti2per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele, e attraverso attività ludiche scoprire l’affascinante mondo delle api.

Un forte e motivato impegno che rientra nell’ambito del progetto “Educazione alla Campagna Amica” che nel corso dell’ anno scolastico – sottolinea la Coldiretti – coinvolge tantissimi alunni a partire dalla scuola materna che partecipano alle lezioni in programma nelle fattorie didattiche autorizzate, ai laboratori del gusto e agli orti didattici che vengono organizzati nelle aziende agricole e in classe. Per questo motivo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Coldiretti hanno siglato un accordo per la promozione di un piano pluriennale di attività comuni rivolte alla sensibilizzazione e formazione dei giovani “per promuovere il rispetto delle norme e dei valori della Costituzione, accrescere nei giovani la cultura del cibo e delle tradizioni alimentari italiane, sensibilizzandoli ed educandoli verso una sana alimentazione e un corretto comportamento rispettoso dell’ambiente”.

Le lezioni in campagna – afferma La Coldiretti – hanno l’obiettivo non solo di far trascorrere ai bambini del buon tempo libero all’aperto a stretto contatto con la natura, ma anche di avvicinarli ad un mondo reale e concreto che non ha nulla a che vedere con i videogiochi e con la televisione. Sperimentare ed “assaporare” la vita in campagna rappresenta un modo diverso di educare le nuove generazioni a valori importanti come la corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente. La formazione sul campo consente – continua la Coldiretti – anche di imparare in maniera divertente il rispetto dell’ambiente attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni.

Non è un caso che nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute – informa la Coldiretti – è specificatamente rivolto l’invito a considerare “la varieta’ e la stagionalità dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni”. Con il rispetto della stagionalità niente ciliegie o pesche a Natale – sottolinea la Coldiretti – ma dolci arance in Sicilia, mele in Trentino o carote del Fucino in Abruzzo ed anche altre specialità offerte dai diversi territori a seconda delle stagioni. Una opportunità per garantire cibi freschi, genuini, ma anche per favorire la conoscenza e l’integrazione nei propri territori di residenza. Un invito che gli agricoltori della Coldiretti hanno accolto anche con la presenza di un numero crescente di imprese agricole che vendono direttamente il proprio prodotto senza intermediazioni e che sono in grado di offrire alimenti freschi coltivati localmente.

20 settembre 2013

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