sostenibilità – L’agenzia LOCOM e ComunicazioneSostenibile.it in collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, hanno condotto un’analisi per verificare se e in che modo le aziende comunicano iniziative di sostenibilità. I dati campione rivelano scenari in crescita, con interessanti margini di sviluppo e valorizzazione di progetti “green oriented”.
Come, quando e perché i diversi canali di comunicazione vengono utilizzati in riferimento alla divulgazione delle singole azioni o alla diffusione dei bilanci di responsabilità? Questo uno degli interrogativi su cui si è focalizzata la ricerca condotta da un team di professionisti qualificati e partner strategici in collaborazione con Paola Signori, Docente del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona.
L’indagine è stata condotta attraverso un questionario online predisposto per comprendere l’orientamento del marketing relazionale delle aziende con particolare approfondimento sulle tematiche della sostenibilità, nel periodo compreso tra marzo e giugno 2013.
Il campione di 979 aziende selezionato era localizzato nella zona del Nord Est, in particolare nella provincia di Vicenza, e sono stati raccolti 113 questionari completi, coinvolgendo 9 settori merceologici: dall’alimentare, alla ristorazione, all’abbigliamento, ai macchinari, ai concessionari di auto, alle apparecchiature elettriche, alla lavorazione della pelle, al mondo software ed elettronica, fino alle materie plastiche.
Lo studio si è prefissato di indagare come le imprese impegnate nell’investimento di risorse e nello svolgimento di attività nell’ambito dell’ecosostenibilità e del sociale, comunichino questo loro impegno e attraverso quali canali di comunicazione diffondano e condividano tali risultati con gli stakeholders.
Dall’analisi è emerso che le aziende intervistate sono orientate ad una comunicazione “business oriented” quindi focalizzata su obiettivi commerciali, finalizzata a convincere della bontà delle azioni intraprese, senza mettere in rilievo l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti che potrebbero dare il loro un valido contributo.
Le aziende dicono di utilizzare partnership e di condividere progetti, ma dalle risposte si deduce un comportamento maggiormente orientato alla vendita più che alla collaborazione e condivisione. Si evidenzia ancora un forte uso degli strumenti classici di comunicazione, poco volti alla bilateralità del dialogo e non progettati per raccogliere feedback.
Vengono proposti alcuni suggerimenti per il miglioramento dell’efficacia della comunicazione della sostenibilità, che potrebbero fornire utili spunti indirizzati all’adozione di una specifica pianificazione strategica aziendale che esprima la propria “voce” in termini di sostenibilità anche con il pieno coinvolgimento di tutti gli stakeholder aziendali.
Sono state così elaborate undici “pillole” informative utili alla lettura immediata dei risultati relativi alla modalità di comunicazione “green” delle aziende del Nord Est italiano.
20 settembre 2013