biologico certificato – “Costruire un rapporto forte tra Sana e l’Expo 2015”. Questo l’impegno lanciato da Maurizio Martina, sottosegretario alle Politiche agricole con la delega all’Expo milanese, in apertura della 25ma edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
La manifestazione alla Fiera di Bologna è stata contrassegnata dalla presenza di Vandana Shiva, scienziata ed ecologista indiana, capofila di nuovi modi di produrre e consumare in un rapporto di rispetto con la natura e l’ambiente.
SANA al compimento dei suoi 25 anni è stata così l’occasione per celebrare un nuovo e importante progetto di BolognaFiere: da SANA 2013 parte il percorso di avvicinamento dell’industria del biologico all’EXPO del 2015.
“Il nostro obiettivo – ha detto il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – è essere il vettore che porterà il biologico nel cuore dell’EXPO 2015, che ha un tema importante: “Feeding the planet: energy for life” a cui l’industria del biologico può contribuire in modo importante. Siamo convinti che da qui al 2015 potremo essere con SANA e con altre nostre manifestazioni come EIMA, il grande Salone delle macchine agricole, e in collaborazione con le associazioni di categoria, la piattaforma per la promozione di quanto l’Italia dovrà dire al mondo nel campo della eco-agricoltura e della crescita ulteriore del comparto come una delle parti più interessanti di una nuova economia”.
“Insieme a BolognaFiere parte il percorso affinché SANA, che già rappresenta e promuove le eccellenze del biologico italiano, diventi anche la piattaforma per portare all’Expo 2015 le esperienze internazionali del bio – sottolinea Paolo Carnemolla, presidente di FederBio”.
“Siamo a un anno e mezzo dal grande appuntamento del l’Expo 2015 che non sarà una semplice fiera – ha risposto il sottosegretario Martina -.
Abbiamo per le mani la più importante piattaforma di discussione globale attorno ai temi del nuovo modello di sviluppo da qui ai prossimi 30 anni. Il biologico è una chiave di volta del settore e quindi dell’Expo.
Abbiamo la necessità di costruire un rapporto forte tra Sana e l’Expo 2015, ovvero tra quello che voi avete fatto qui per 25 anni e quello che si farà a Milano, dove sorgerà anche un parco della biodiversità”.
“E’ una grande opportunità per Italia e l’Europa, – ha commentato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo – con il cambiamento delle diete alimentari e l’aumento della disponibilità di risorse economiche e dei consumatori, che comportano maggiori consumi di acqua e di carne. La sostenibilità è un obbligo. A Milano abbiamo la possibilità di avere tutto il mondo che si interroga sui grandi temi dello spreco e dell’alimentazione sana contro gli squilibri alimentari”.
Il percorso fino a Expo è stato battezzato dall’intervento di Vandana Shiva che ha assicurato il suo supporto al progetto di SANA. “I’m with you, sono con voi – ha dichiarato la scienziata – per portare con BolognaFiere la biodiversità di SANA fino all’Expo 2015. Condividere la biodiversità dei semi vuol dire diffondere la libertà”.
Vandana Shiva ha piantato dei semi dell’India e dei semi italiani a testimonianza dell’importanza del dialogo delle culture, i semi sono stati trasferiti nella zona ortiva di via Salgari 20 dove, alla presenza del presidente Campagnoli, della presidente dell’area Patrizia Preti, del presidente del Quartiere S. Donato Simone Borsari, è stata riconosciuta l’importanza del progetto di BolognaFiere che vuole valorizzare l’esperienza ortiva di Bologna per realizzare una città degli orti eccellenti che possa attirare i visitatori da Expo 2015.
“Gli orti di Bologna – ha commentato – sono importanti perché mantengono la memoria che non sta solamente negli edifici e nei monumenti ma anche in queste aree dove c’è tanta conoscenza che arriva dal passato. In un momento in cui siamo in una crisi economica artificiale, generata dall’avidità dei sistemi finanziari e dalla deregulation.
Gli orti sono ancora una volta il luogo della memoria – ha continuato – un po’ come l’Università di Bologna, la più antica del mondo, dove si conserva la memoria della parola. Negli orti si conserva un messaggio importante di biodiversità. I semi buoni, sani sono fondamentali per una buona agricoltura, per una libertà e una democrazia basate su una agricoltura sana e non fon data sulla dittatura di un’agricoltura industriale. E vorrei aggiungere che gli orti sono l’università della vita”.
“Abbiamo bisogno di un’agricoltura diversa sulla terra perché il 75% delle risorse del pianeta viene distrutto dall’agricoltura industriale” ha lanciato il suo allarme Vandana Shiva. “Se le cose vanno avanti così, significherà l’estinzione della vita su questo pianeta. E anche la nostra salute viene distrutta. O la gente ha fame o è privata di sostanze nutritive, tanto che un terzo dell’umanità sta diventando obesa.
Questo costa 4,3 trilioni di dollari, più la perdita del lavoro: i contadini perdono il lavoro sulla terra, e non c’è nient’altro, mentre invece la vera occupazione deve venire dalla terra. Dobbiamo avere un futuro dell’agricoltura che combini lavoro creativo, conoscenza, tutela delle risorse della terra, salute e significato alla vita. Questo può avvenire solo quando ci rendiamo conto del vero significato della nostra cittadinanza sulla terra”.
9 settembre 2013