energia – Come produrre biometano da discarica e recuperare le scorie e ceneri dei termovalorizzatori. Concepito un processo innovativo che consente la cattura e stoccaggio della CO2, una migliore efficienza energetica nel recupero del biogas e la riduzione degli impatti ambientali per lo smaltimento dei residui degli inceneritori.
Si tratta del progetto di ricerca TECGAS, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente con una durata di due anni.
I risultati del progetto sono stati presentati nell’ambito del convegno “Processi innovativi per l’upgrading del biogas: i risultati del progetto TECGAS”, presentati da CSAI Spa (come capofila del progetto) e dai suoi partner: ICAD – International Consortium for Advanced Design dell’Università di Firenze e Scarlino Energia Srl.
Questo convegno si è tenuto con lo scopo di spiegare gli obiettivi perseguiti e di divulgare i risultati ottenuti.
In particolare la discarica di Podere Rota è stata oggetto di studi e sperimentazioni per verificare la possibilità di trattare il biogas (composto prevalentemente da anidride carbonica e metano, derivato dalla fermentazione dei rifiuti organici conferiti in impianto) con le ceneri e le scorie dei termovalorizzatori (da cui la collaborazione con Scarlino Energia Srl, che gestisce l’inceneritore di Scarlino, oltre che il Laboratorio Ambientale Scarlino) al fine non solo di catturare l’anidride carbonica, separandola dal metano, ma anche di inertizzarla (cioè favorendo il passaggio da forma gassosa a quella solida) e stoccarla in piena sicurezza.
In questo modo non solo si può migliorare il potere calorifico del biogas (reso quindi a tutti gli effetti biometano) ed aumentarne le performances energetiche e di impiego su larga scala (autotrazione, reti domestiche, cogenerazione, ecc.) ma si riutilizzano anche dei rifiuti speciali – a volte pericolosi – (le ceneri e scorie), migliorandone a loro volta le caratteristiche chimico fisiche diminuendone gli impatti ambientali relativi al loro successivo smaltimento.
Ma non solo. L’intero processo di upgrading del biogas consente di attuare una sottrazione netta di CO2 dal bilancio globale di emissioni di gas ad effetto serra, con un indubbio beneficio per la qualità dell’aria e del clima. Infatti, nonostante l’anidride carbonica prodotta dalla discarica sia di natura organica, quindi esprime di per sé un ciclo del carbonio a bilancio neutro (la CO2 rilasciata è la stessa che la matrice organica ha assorbito nel proprio ciclo vitale), con la sua cattura e stoccaggio si sottrae (invece di aggiungere) la sua quota dal bilancio globale delle emissioni, nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dal Protocollo di Kyoto.
Questo studio è solo uno dei tanti progetti di ricerca che CSAI e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze stanno portando avanti a partire dal 2005 per fare della Discarica di Podere Rota un centro di riferimento per la comunità scientifica nazionale ed internazionale sul tema dell’efficienza energetica e del corretto smaltimento dei rifiuti.
Il progetto TECGAS ha infine dimostrato come sia possibile realizzare una proficua sinergia tra imprese di filiera (discariche e termovalorizzatori), enti di ricerca (Università) ed enti pubblici (Ministero) al fine di sviluppare innovazione tecnologica e green economy. A tal fine, infatti non si esclude che sul processo innovativo sperimentato a Podere Rota possano essere richiesti brevetti industriali.
Gli atti del convegno sono disponibili sul sito internet www.csaimpianti.it .
11 luglio 2013