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Le dieci regole del WWF per un Natale amico dell’ambiente

feste e ambiente – Le feste di fine anno sono da sempre sinonimo di pranzi, cene, shopping e regali, addobbi e pulizie post feste.
Ciascuno di noi in questo periodo si trasforma in un super consumatore a danno dell’ambiente, per questo risulta determinante seguire regole ben precise per garantire il corretto smaltimento dei rifiuti e soprattutto fare scelte sostenibili a tutto campo.

A fornirci tanti buoni consigli è il WWF che ci indica la ‘giusta direzione’ per festività #plasticfree.

La plastica non è il solo problema

Di fatto non è solo la plastica a preoccupare.
In questo periodo infatti i rifiuti aumentano in media del 30%.
Considerata la tipologia dei ‘simboli natalizi’, dagli imballaggi di dolciumi e regali alle stoviglie usa e getta, si prevede un aumento del volume di rifiuti destinati spesso all’indifferenziata.

Parliamo di un aggravio ulteriore per lo smaltimento da parte delle amministrazioni locali con inevitabili impatti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
Approfittando delel feste ciascuno può fare la differenza mettendo in pratica stili di vita più attenti, con un occhio anche al portafoglio.

Il dec-albero del Wwf

Per festività decisamente sostenibili il WWF ci regala 10 regole su addobbi, tavola, cibo, regali e confezioni, pochi gesti, semplici, che moltiplicati per oltre 60 milioni di italiani, alleggeriscono il nostro ‘peso’ sul pianeta.

1.IL DILEMMA DELL’ALBERO – Per l’albero la cosa migliore è addobbare piante che già possediamo o acquistare un sempreverde nostrano (ginepro, corbezzolo, agrume) che ben si adatta ai nostri ambienti. Se vogliamo l’abete, acquistiamolo presso un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra e radici vitali. Trattiamolo con cura e dopo le feste trasferiamolo in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo o del giardino. I più creativi potranno optare per un albero “fai da te” con materiali di riciclo o di recupero.

Per gli addobbi, scegliamo decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o catenelle di popcorn che, trascorso il Natale, potremo mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti.

2. LUMINARIE “SALVA-CLIMA” – le luci attorno all’albero o al presepe sono d’obbligo! Sostituisci quelle a incandescenza con i led. Hanno un costo maggiore, compensato però dal risparmio in bolletta, fino all’80% meno energia delle vecchie lampadine, e dalla durata. Sono inoltre più sicure in quanto generano poco calore, minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento. Per l’esterno, esistono luminarie dotate di un pannello fotovoltaico: con un’ora di sole illuminano fino a 10 ore!

3. L’ESEMPIO SI SERVE A TAVOLA – Per rispettare l’ambiente anche a Natale, prova un menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne. Nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

A Natale non siamo forse tutti più buoni? Evitiamo quindi prodotti come il paté di fegato d’oca, che comporta enormi sofferenze per gli animali, o le aragoste, condannate a lenta agonia.

4. IL CENONE GREEN – Nella scelta del pesce da mettere in tavola concentriamoci sul fresco proveniente da pesca locale e artigianale a “miglio zero”. I consigli di WWF nella seafood guide pescesostenibile.wwf.it. Ma il regalo migliore che potremmo fare al Pianeta è senz’altro una cena vegetariana con ingredienti locali e di stagione (broccoli romaneschi, porri, rape, ravanelli) possibilmente da agricoltura biologica.

5. NO AL NATALE “SPRECONE” – Vista l’abbondanza che caratterizza le feste, i rifiuti aumentano del 30%. Riduciamo quindi gli sprechi a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello che acquistiamo e a non buttare quello che avanza!

Evitiamo le stoviglie in plastica usa e getta, se abbiamo davvero tanti ospiti optiamo per quelle in bioplastica, carta o bambù che possono essere smaltite (anche sporche) con gli scarti alimentari.

6. SHOPPING SI’ AUTO NO – Per gli acquisti natalizi, meglio spostarsi con bici o mezzi pubblici: meno stress e minor impatto ambientale. Se proprio non puoi fare a meno dell’automobile, una buona lista aiuta ad ottimizzare gli spostamenti e condividi con gli amici l’uscita per i regali.

7. IMPACCHETTA I REGALI IN MODO ORIGINALE – L’ideale sarebbe non incartare i regali, ma così svanisce l’effetto sorpresa. Un buon compromesso potrebbe essere preferire la carta di recupero (giornali, spartiti musicali, fumetti ma anche tessuti) o riciclata. Evitiamo quella metallizzata che non è riciclabile. Infine, per decorare il pacco, rafia, corda, bastoncini di spezie, al posto dei nastri di plastica.

8. NIENTE REGALI DAL TRAFFICO ILLEGALE DI SPECIE – Scialli di shahtoosh, gioielli di carapace di tartaruga o denti di squalo, pelli e artigli di grandi felini, ossa di cetacei intarsiate, zanne e pelli di elefante, coralli e conchiglie sono solo alcuni esempi di prodotti da evitare perché minacciano specie in estinzione e rafforzano le reti criminali. Non regaliamo animali esotici privi della certificazione CITES (che ne regola il commercio internazionale) e senza aver appurato l’effettiva disponibilità ad accudirli nel rispetto delle loro specifiche esigenze.

9. SCEGLI REGALI SOLIDALI – A Natale il WWF offre la possibilità di fare un regalo agli alberi che abitano le foreste del nostro Pianeta e che, a causa degli incendi sempre più frequenti, rischiano di bruciare alla velocità di un fiammifero. Grazie alla Campagna #standupforforest link >> si potrà regalare a una persona che amiamo, proprio un albero delle foreste del mondo. Il destinatario riceverà una cartolina personalizzata con l’immagine della foresta che hai deciso di proteggere fra quella amazzonica, del Congo e indonesiana, insieme a un messaggio personalizzato dal mittente.

10. NATALE FUORI PORTA? NON SCORDARTI LA NATURA – Se non dobbiamo andare oltreoceano, scegliamo di viaggiare in treno: è il modo migliore per iniziare un viaggio sostenibile. Una volta arrivati a destinazione meglio andare a piedi o optare per la bici, per inquinare meno, scoprire angoli nascosti e vivere un luogo come chi lo abita. Scegliamo strutture ben integrate nel contesto naturale e che favoriscano lo sviluppo reale delle popolazioni locali. Tutto si muove tramite app: non stampiamo biglietti su carta, meglio scaricarli sul cellulare.

E attenzione ai menù tipici: in alcuni paesi potremmo possono trovare pinne di squalo, carne di balena, bushmeat (letteralmente “cibo di foresta” derivante da animali selvatici), è bello immergersi nella cultura locale ma sempre con attenzione ad alcuni cibi e bevande.

Dove lo butto

Ed ecco tutto quello che avreste voluto sapere sulla raccolta differenziata e non avete mai osato chiedere…

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