agricoltura biodinamica – L’ondata di caldo e la grave siccità che sta colpendo molti territori italiani non fa che rendere ancora più evidente quella che purtroppo sta diventando una norma e che pesa in modo insostenibile sull’agricoltura e sulle rese dei terreni agricoli.
Ma dal biodinamico arriva un potenziale antidoto alla siccità e all’intensificarsi di eventi climatici estremi: i terreni coltivati con l’agricoltura biodinamica, rispetto a quelli coltivati con i metodi tradizionali, sono infatti in grado di trattenere mediamente il 55% in più di acqua. Una straordinaria proprietà che dipende dalla ricchezza (fino al +70%) di humus, la preziosa componente organica del suolo, capace di trattenere acqua fino a 20 volte il suo peso.
Humus una vera e propria spugna naturale
Insomma l’humus si comporta come una vera e propria spugna naturale che impregnandosi trattiene l’acqua più a lungo nel suolo ed evita – come avviene nei campi convenzionali – il compattamento dei terreni. Una caratteristica non da poco che riduce anche i consumi idrici e rende i suoli più resistenti all’erosione e al dilavamento.
I dati elaborati dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, da uno studio dell’Università di Sydney in Australia e dell’Istituto Elvetico FIBL, sono confermati oggi alla vigilia della prossima Assemblea nazionale dell’Associazione che si terrà a Milano sabato 17 giugno.
Agricoltura biodinamica fa fronte al clima che cambia
“L’agricoltura biodinamica – spiega Carlo Triarico, presidente dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – non solo produce cibi più sani, ma sempre più si conferma un metodo di coltivazione strategico per far fronte al clima che cambia: è noto, per esempio, che un numero crescente di coltivatori di ortaggi californiani sia passato a questo metodo agricolo per far fronte alle terribili siccità che hanno interessato la California negli ultimi anni”.
Gli studi hanno dimostrato, inoltre, che gli appezzamenti biodinamici diventano naturalmente più fertili e resistenti, perché ospitando una maggiore varietà di piante e animali e microorganismi che rendono l’ecosistema più forte, affrontano meglio le situazioni di disturbo e di stress come appunto cli effetti del climate change.
15 giugno 2017