Natale green – Dagli addobbi al cenone per un Natale all’insegna della sostenibilità.
Manca ormai davvero poco al Natale e il Wwf si è affrettato a compilare il decalogo del Natale sostenibile.
Grazie al tradizionale “decalbero” l’associazione presenta dieci consigli pratici per ridurre l’impronta ecologica delle feste di fine anno partendo dalla scelta dell’albero, rigorosamente green.
L’albero sostenibile – Partiamo dal ‘simbolo’ del Natale: per avere un albero sostenibile (e anche “diverso”), la cosa migliore è addobbare ciò che già abbiamo, le piante che sono in casa o sul terrazzo o gli alberi in giardino o acquistare qualche sempreverde come il ginepro, il corbezzolo, l’arancio o il limone. Una volta passate le feste, se non si ha lo spazio sufficiente per tenerle in terrazzo, si possono ripiantare facilmente. Qualora si desideri rispettare la tradizione scegliendo un abete vero, è importante acquistare
Albero coltivato da un produttore locale (così da avere tutti i vantaggi ambientali del consumo a km 0) secondo i principi dell’agricoltura biologica o in alternativa proveniente da una coltivazione che certifichi la gestione responsabile del bosco e della filiera del legno, scongiurando il rischio che il vostro acquisto possa contribuire alla distruzione delle foreste. Ovviamente il vostro abete sarà in possesso di un apparato radicale sano e sarà quindi importante prevedere da subito la sua destinazione futura.
Esistono infine una miriade di soluzioni alternative all’albero “vero”, adatte anche all’esterno, che non prevedono la plastica, e in particolare il PVC (materiali che hanno un elevato impatto ambientale legato loro ciclo produttivo) ma realizzati con materiali di riciclo o di recupero (legno, vetro, metallo, cartone…) e che hanno dalla loro l’originalità e la possibilità di riutilizzo. In questo ambito le soluzioni creative sono infinite!
Luminarie salva-clima – Illuminare case e strade 24 ore al giorno comporta un inutile aumento dei consumi elettrici e delle emissioni di CO2. Meglio utilizzare lampadine e luminarie a led che consumano fino all’80% di energia in meno delle vecchie luci a incandescenza, e accenderle solo in momenti particolari. Si risparmia anche in bolletta!
Cenone leggero. Per la Terra – Per il cenone scegliamo ricette tradizionali a base di ingredienti locali e di stagione, ridurremo l’impatto di ciò che mangiamo e guadagneremo in gusto e freschezza dei prodotti. Mangiando prodotti delle nostre terre eviteremo inoltre di contribuire a promuovere prodotti esotici il cui viaggio fin sulle nostre tavole alimenta le già elevate emissioni di CO2.
Fatte salve le tradizioni italiane, cerchiamo anche nei giorni di festa di ridurre i consumi di carne, soprattutto quella bovina, questo farà bene alla nostra salute e al clima del Pianeta (su oneplanetfood.info il gioco online per calcolare quanta CO2 e acqua consumiamo con le nostre abitudini alimentari). Evitiamo inoltre prodotti come il patè de foi gras (che comporta enormi sofferenze agli animali), datteri di mare (la cui pesca è vietata ed è una specie protetta dalla CITES la cui raccolta provoca la distruzione di scogliere marine), aragoste (sull’orlo dell’estinzione e ‘cucinate’ con metodi crudeli). Il caviale è ricavato da diverse specie di storioni, molte delle quali sono già commercialmente estinte in molte aree del pianeta. Fondamentale scegliere caviale “certificato” o da acquacoltura e invitare il proprio rivenditore a fare lo stesso.
Per scegliere il pesce sostenibile’ il WWF ha lanciato il progetto Fish Forward che fornisce consigli utili per un acquisto consapevole di pesce e altri prodotti del mare con un’attenzione particolare a ridurre i nostri impatti negli oceani dei paesi in via di sviluppo.
No al Natale sprecone: vista l’abbondanza che caratterizza le feste natalizie, cerchiamo di ridurre al massimo gli sprechi di risorse (come energia, acqua, materie prime) in primis a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello che abbiamo acquistato e a non buttare quello che avanza! Lo spreco alimentare rappresenta oggi non solo un’emergenza etica ed economica, ma anche ambientale. Il cibo che buttiamo, infatti, è uno anche spreco di risorse naturali preziose.
Su oneplanetfood.info, nella sezione ricette verdi, anche tante idee per riciclare gli avanzi e imparare ad utilizzare ogni parte degli ingredienti, cercando di limitare al minimo gli scarti: un atteggiamento vantaggioso e insieme responsabile per noi e per l’ambiente.
12 dicembre 2016