depurazione e ambiente – È stato inaugurato il nuovo depuratore intercomunale di Recco e del Golfo Paradiso. Una struttura realizzata da Iren in quattro anni di lavori con tecnologie di filtraggio e depurazione all’avanguardia, che eliminano ogni residuo biologico dai reflui.
“Un impianto che deve essere da esempio per tutta l’Italia”, ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
È il primo in Italia a superare lo scoglio delle infrazioni segnalate dalla Comunità Europea: per questo all’inaugurazione era presente anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Con lui il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco Metropolitano Marco Doria e i sindaci dei comuni del comprensorio.
L’impianto è il terzo realizzato con le nuove tecnologie nella parte di levante dell’area metropolitana genovese, dopo quelli di Quinto al Mare e Santa Margherita. Copre un’area di importanza capitale, strategica per il turismo.
Commissionato da Mediterranea delle Acque spa (Gruppo Iren) alla sua realizzazione ha partecipato Saceccav, società presieduta da Pier Giorgio Romiti, che ha fornito e installato la sezione di trattamento biologico e ultrafiltrazione, una delle tecnologie più innovative per il raggiungimento di una depurazione efficace e a basso impatto ambientale.
L’impianto, in località Punta Sant’Anna, è praticamente invisibile, realizzato all’interno di un sistema esistente di gallerie in roccia scavate sotto la collina lungo la linea di costa a ponente del centro abitato di Recco. La sola parte visibile, una piccola costruzione all’ingresso delle gallerie, è stata progettata e realizzata secondo gli standard locali e con materiali locali, così da inserirsi in modo armonioso nel contesto esistente.
Un sistema di condutture fa confluire nel depuratore costruito interamente in galleria nei pressi di Mulinetti gli scarichi da Recco, Camogli, Uscio, Avegno ed entro il 2018 anche da Pieve Ligure e Sori, e dopo il trattamento conferisce l’acqua depurata in mare attraverso una condotta sottomarina a un chilometro e mezzo dalla costa e a 34 metri di profondità.
Il progetto ha previsto il potenziamento qualitativo e quantitativo del sistema di depurazione nel Comune di Recco.
Da una parte, infatti, le tecnologie all’avanguardia garantiranno un’elevata efficienza, sia rispetto alla qualità del prodotto della depurazione, cioè l’acqua reimmessa in natura, sia per quanto riguarda le emissioni e degli scarti del processo depurativo.
Dall’altra, la nuova struttura sarà in grado di gestire anche i reflui provenienti dai Comuni di Camogli, Sori e parte di Pieve Ligure, oltre a quelli già serviti dal vecchio impianto, arrivando così a una potenzialità massima di 35.000 “Abitanti Equivalenti” e semplificherà la gestione e la coordinazione delle operazioni anche durante il periodo estivo di maggior afflusso turistico.
“È un’opera importante, segnale di una buona collaborazione tra istituzioni della regione e tra i comuni del comprensorio – ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti – migliorerà la qualità delle acque e della vita del Golfo Paradiso. Un esempio di cosa si dovrebbe fare in modo più diffuso ovunque. Bisogna investire molto, tutelare l’offerta turistica cominciando dalla qualità delle acque, delle spiagge e dell’ambiente. In questo caso stiamo inaugurando un buon esempio: spero che venga seguito con grande rapidità in tutta la Liguria ma più in generale in tutta Italia”.
“Quest’opera avrà un grande impatto sul turismo di questa zona con ricadute positive sull’economia e ovviamente garantirà un miglioramento della qualità ambientale – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone -.
Oggi è una giornata importante e speriamo che sia la prima non solo per la depurazione delle acque, ma anche per le bonifiche, il ciclo dei rifiuti e i tanti altri temi su cui ci confrontiamo quotidianamente”.
“Una realizzazione importante per i benefici all’ ambiente che comporta – spiega Pier Giorgio Romiti, presidente di Saceccav -. Mi auguro che il Paese si doti degli impianti di trattamento mancanti e mi sembra che nel Governo ci sia la sensibilità giusta. Spero che le amministrazioni locali avviino al più presto gli appalti previsti, soprattutto per le regioni meridionali”.
28 giugno 2016