mobilità elettrica – A scegliere l’auto elettrica sarebbero 8 gestori di flotte aziendali (fleet manager) su 10 in presenza di incentivi o di progetti di collaborazione con società energetiche per l’impianto delle colonnine di ricarica.
L’auto elettrica piace alle società italiane come emerge dai dati raccolti da un’inchiesta del Centro Studi Auto Aziendali su un campione di fleet manager di aziende di piccole, medie e grandi dimensioni che operano nel nostro Paese.
Dall’indagine sull’uso di auto elettriche nelle flotte aziendali emerge anche che quasi il 70% dei fleet manager interpellati (per la precisione il 69,4%) pensa in futuro di utilizzare auto elettriche nella sua flotta.
A frenare oggi è il basso livello di conoscenza che hanno i fleet manager nei confronti di queste vetture, come ha dichiarato il 27,4% del campione degli intervistati.
Il 54,1% un livello medio e solo il 18,5% ha dichiarato di avere un buon livello di conoscenza delle auto elettriche.
Il fatto di non avere un alto livello di conoscenza delle auto elettriche influenza anche l’atteggiamento dei fleet manager, che si dimostrano piuttosto prudenti nei confronti di questo tipo di veicoli. Il 53,6% degli intervistati ha comunque dichiarato di credere che l’utilizzo di auto elettriche possa incidere positivamente sulla riduzione dei costi della flotta, mentre il 46,4% non crede che questo sia possibile.
Delle auto elettriche vengono apprezzati le minori emissioni di sostanze nocive per l’ambiente, i risparmi economici possibili sia nella spesa per il carburante sia a causa della minore manutenzione di cui ha bisogno un motore elettrico, le agevolazioni nell’uso nelle città e nelle ZTL e la possibilità di usufruire di parcheggi riservati, senza trascurare l’impatto positivo che l’uso di auto elettriche avrebbe sull’immagine aziendale.
Tra gli svantaggi individuati troviamo la ridotta durata delle batterie e quindi una percorrenza chilometrica non ancora soddisfacente, l’esiguo numero dei punti di ricarica, i canoni di noleggio ancora molto elevati, l’eccessiva durata del processo di ricarica della batteria e la rete di assistenza ancora poco diffusa.
21 giugno 2016