. Nasce A2A Ambiente, la più grande azienda italiana nel settore ambientale - Verdecologia

Nasce A2A Ambiente, la più grande azienda italiana nel settore ambientale

aziende e ambiente – Come comunicato nel piano industriale presentato a novembre 2012,  nasce A2A Ambiente, la più grande azienda italiana nel settore ambientale per volume d’affari generato, con un posizionamento di primo piano rispetto ai grandi gruppi europei di riferimento.

A2A Ambiente, controllata al 100% dalla capogruppo A2A, è il risultato dell’esperienza e delle competenze acquisite dal gruppo A2A in Italia e all’estero nelle attività di progettazione e realizzazione di impianti, nella raccolta, trattamento, riciclo e smaltimento dei rifiuti con recupero di energia elettrica e calore.

A2A Ambiente, ad operazione conclusa, avrà un Ebitda complessivo di oltre € 250 milioni e conterà sulla collaborazione di circa 600 dipendenti (oltre 4000 includendo quelli delle società controllate).

La costituzione di A2A Ambiente avverrà in due fasi: la prima di riassetto impiantistico – appena conclusa – che ha visto il trasferimento in A2A Ambiente dei grandi impianti di trattamento e smaltimento e una seconda fase di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, che si concluderà entro il 2013, in cui le partecipazioni nelle società Amsa, Aprica e Partenope Ambiente, interamente controllate dalla capogruppo A2A, verranno conferite ad A2A Ambiente.

La nuova società riunisce in una sola realtà un patrimonio impiantistico unico nel panorama italiano e pone le basi per un importante percorso di razionalizzazione e di ottimizzazione del polo ambientale del gruppo A2A, distribuito in 4 società (Amsa, Aprica, Ecodeco, Partenope Ambiente), ottenendo economie di scala, sfruttando l’integrazione delle attività trasversali e migliorando la pianificazione dei flussi dei rifiuti.

La società ha una dotazione impiantistica diffusa in Italia – con una maggior presenza in Lombardia – e all’estero.

Il Consiglio di amministrazione di A2A Ambiente è interamente composto da manager interni, in linea con gli orientamenti del gruppo A2A.

“A2A Ambiente costituisce un ulteriore importante passo verso la razionalizzazione della società – afferma Graziano Tarantini, presidente del Consiglio di Gestione di A2A -. L’operazione avviata oggi porta alla valorizzazione del patrimonio industriale e tecnologico del gruppo A2A e ad una focalizzazione delle società per aree di attività, inoltre, come previsto dal piano industriale, la nascita di A2A Ambiente è il primo passo per un fondamentale sviluppo del gruppo A2A nel settore ambientale in Italia e all’estero.”

A2A Ambiente sarà la società con cui il gruppo A2A potrà ulteriormente svilupparsi in un contesto di mercato in forte evoluzione. L’Italia, infatti, con il 50% circa dei rifiuti smaltiti in discarica, presenta un forte divario impiantistico rispetto ai principali paesi europei. All’estero, la società potrà continuare a fare leva sul proprio know-how sia nei mercati dove è già presente (Inghilterra, Spagna, Grecia), sia in nuove aree geografiche.

La fase conclusa in questi giorni ha visto il trasferimento, mediante un’operazione di scissione, degli impianti di trattamento e smaltimento da Amsa S.p.A. e Aprica S.p.A. alla società Ecodeco S.r.l, che ha successivamente cambiato ragione sociale in A2A Ambiente S.r.l..

Amsa e Aprica continueranno ad operare sui territori, e con i marchi di riferimento, nelle loro attività caratteristiche di igiene urbana, mantenendo invariato il rapporto con i Comuni clienti (circa 160, includendo anche quelli serviti dalla partecipata G.Eco) e l’elevato livello di servizio verso i cittadini, che continueranno a interfacciarsi con tali società con le attuali modalità.

Amsa e Aprica conferiranno i rifiuti ad A2A Ambiente, che si occuperà del trattamento e della valorizzazione energetica, ricavandone oltre 1.400 GWh di energia elettrica e oltre 1.000 GWh di energia termica destinata al teleriscaldamento ad uso urbano.

A2A Ambiente avrà anche il controllo di Partenope Ambiente, che gestisce il termovalorizzatore di Acerra e lo Stir di Caivano, che potrà essere utilizzata come società dedicata allo sviluppo di iniziative specifiche in territori contigui a quelli di attuale presenza.

02 luglio 2013

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento