. Carpooling aziendale, premiate da Jojob le 'regine' italiane della smart mobility

Carpooling aziendale, Jojob premia le ‘regine’ della smart mobility

carpooling – Scegliere il carpooling per offrire ai propri dipendenti la possibilità di spostarsi nella tratta casa-lavoro grazie alla smart mobility: è quello che hanno fatto oltre 50 aziende di grandi dimensioni come Coop, Amazon, Yoox, Heineken, Auchan, Bnl e Luxottica che si sono affidate a Jojob, l’innovativo servizio di carpooling aziendale che certifica i viaggi e i risparmi ambientali ottenuti.

Una scelta, quella del carpooling aziendale, adottata anche da altre 1.000 piccole e medie imprese, che consente alle aziende di adottare soluzioni di mobilità sostenibile ed ottenere certificazioni ambientali, energetiche e di Social Responsibility, e soprattutto di rendere più facili, economici ed ecologici gli spostamenti ai lavoratori.

In occasione della chiusura del mese della mobilità dolce, Jojob rende noti i dati delle aziende più virtuose che nel corso del 2015 hanno promosso il carpooling aziendale. Ad aver coinvolto più dipendenti è stata YOOX Group, con le sedi di Milano e Bologna: il 45% dei dipendenti è iscritto alla piattaforma per la condivisione dei viaggi casa-ufficio.

Il riconoscimento per l’azienda con il più alto tasso di adesioni è stato invece per Findomestic che, partita con la sola sede di Firenze, ha deciso di estendere il servizio di carpooling aziendale anche alle sedi di Roma, Napoli, Milano e Osmannoro (FI). Il record di CO2 risparmiata è andato a Unicoop Firenze con 9.529 Kg, mentre Amazon è risultata in testa alla classifica dei percorsi certificati, con 2.370 viaggi completati. L’Istituto Italiano di Tecnologia ha fatto regiJojob car pooling aziendalestrare il maggior numero di chilometri percorsi in condivisione, certificati dall’app di Jojob: ben 62.925.

A queste aziende, che si sono impegnate per offrire ai dipendenti un’alternativa di trasporto nei tragitti tra la propria abitazione e il luogo di lavoro, Jojob ha consegnato una targa di riconoscimento e un albero che, in collaborazione con Regala un Albero, sarà piantato nella Sila per il progetto di preservazione e riforestazione di uno dei più importanti polmoni verdi d’Italia e d’Europa, per contribuire attivamente all’assorbimento di anidride carbonica.

Jojob e Alpine Pearls per la mobilità dolce e il turismo sostenibile …
Nel mese della mobilità dolce, Jojob ha inoltre confermato la partnership con Alpine Pearls, network di 25 località turistiche, italiane e straniere, che si estendono su tutto l’arco alpino come una “collana di Perle” e che propongono vacanze in montagna ecocompatibili, per godere senza stress la bellezza della natura: Alpine Pearls offrirà premi e concorsi interni alle aziende che utilizzano Jojob per premiare i dipendenti più virtuosi.

“Ad accomunarci c’è il concetto di mobilità sostenibile che nelle Perle delle Alpi è garantita e ribadita ogni giorno, non soltanto nel mese della mobilità dolce”, sottolinea Gerard Albertengo, Founder di Jojob.

“Mobilità dolce significa utilizzare per spostarsi soluzioni ecocompatibili, a tutela del clima: dall’arrivo in treno, in autobus o in carpooling alle molte attività per il tempo libero durante il soggiorno, tutte le località del network di Alpine Pearls dispongono infatti di aree dove non circolano le auto, per garantire il relax al riparo da traffico e rumori”.

Nei prossimi mesi, il servizio di carpooling aziendale di Jojob sarà attivato in tante nuove aziende.

“Il progetto funziona e in un solo anno, nel 2015, ha permesso di certificare oltre 11.00 viaggi condivisi, per un totale di 434.000 km e 87 tonnellate di Co2 evitate in atmosfera”, aggiunge Gerard Albertengo.
Numeri che dimostrano come il servizio abbia offerto una reale alternativa all’auto privata, stimolando dipendenti della stessa azienda o di aziende limitrofe a condividere l’auto nel tragitto casa-lavoro, dividendo le spese della benzina, riducendo tempo e stress, trovando una soluzione in caso di scioperi di mezzi pubblici, ritardi o imprevisti. Allo stesso tempo – conclude Albertengo – ha permesso alle aziende di approcciare al concetto di smart working, facilitando i dipendenti e portando il lavoro più vicino a casa”.

07 aprile 2016

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