green economy – Circa il 10% del valore aggiunto delle imprese italiane è prodotto dalla “green” economy. Un settore che conta oltre 120mila imprese in Italia che hanno investito in eco-sostenibilità, circa 1.200 guidate da giovani, e dà lavoro a 2,9 milioni di professionisti.
Solo nel 2015, la green economy ha generato un fabbisogno occupazionale di 74.690 nuovi posti di lavoro, di cui il 20,2% è di difficile reperimento.
Inoltre, il sistema produttivo italiano è al primo posto tra i Grandi Paesi europei per eco-efficienza, un indicatore che tiene conto di quattro parametri: input di materia, input energetici, produzione di rifiuti, emissioni atmosferiche.
È quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Fondazione Symbola – Unioncamere, GreenItaly, 2015 e Sistema Informativo Excelsior e Eurostat.
I dati sono stati illustrati in occasione della presentazione del progetto “Green Jobs”, un’iniziativa di Fondazione Cariplo, per favorire l’inserimento di giovani neolaureati under30 con competenze ambientali e profili green nelle imprese e nelle organizzazioni non profit del territorio, con la collaborazione della Camera di commercio di Monza e Brianza.
L’iniziativa è rivolta ad aziende industriali, commerciali, di consulenza e organizzazioni del terzo settore con sede o attività in Lombardia o nelle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
Il progetto vede ACTL come ente attuatore, ed è sostenuto da Assolombarda Confindustria Milano Monza Brianza, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio Milano – Lodi – Monza e Brianza.
Nel 2015 le imprese italiane che hanno investito nel settore «green» sono state oltre 120mila, il 7,9% delle attive sul territorio nazionale, oltre 30mila imprese in più rispetto al 2014.
La crescita del 2015 arriva dopo un periodo di crisi che ha coinvolto anche questo settore, e ha portato tra 2011 e 2014 ad una riduzione della quota di imprese che hanno fatto eco-invesistenti rispettivamente dal 14,3% al 5,7%.
Nel Registro Imprese sono quasi 1.200 le imprese giovanili di comparti legati alla green economy al III trimestre 2015.
La concentrazione più elevata in Piemonte, Lombardia e Campania.
Tra le province al primo posto c’è Torino, mentre Brescia è la prima a livello lombardo per presenza di imprese green giovanili, davanti a Milano.
Guardando al mercato del lavoro nel settore, attualmente in Italia sono circa 2,9 milioni gli occupati in professioni “green”, vale a dire lavori finalizzati a produrre beni e servizi eco-sostenibili o a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi, tra energy manager, ingegneri energetici e specialisti del settore ambientale, e rappresentano il 13,2% degli occupati complessivi in tutto il Paese.
Quello dei “Green Jobs” è un fenomeno in forte crescita confermato dal fabbisogno di figure professionali specializzate nel settore ambientale che è passato dal 10,9% del totale delle assunzioni nel 2009 al 14,9% del 2015. Si tratta complessivamente di una domanda di 74.690 esperti ambientali, che riguarda per il 40,1% figure professionali in possesso di diploma di laurea, e per il 55,4% di assunzioni a tempo indeterminato.
Gli specialisti del settore ambientale sono richiesti soprattutto nelle costruzioni (44,5% delle assunzioni nel 2015), meno nell’industria manifatturiera (18,3%) e per le imprese la domanda è superiore all’offerta: l’incidenza dei profili di difficile reperimento è più alta nei profili “green” (20,2%), rispetto alle altre professionalità
(10,5%).
Tra le prime dieci regioni italiane più “verdi”, 7 sono del centro sud: al primo posto per quota di green jobs sul totale del fabbisogno c’è il Lazio (18,8%), e al secondo posto la Basilicata (18,7%). Seguono in ordine Lombardia (17,2%), che è comunque prima in Italia in numeri assoluti (con 19mila nuove assunzioni “green”), il Trentino (16,5%), la Liguria (16,0%), la Campania (15,7%), il Molise (15%), la Puglia (14,9%), l’Abruzzo (14,9%) e la Calabria (14,6%).
A livello provinciale Milano guida la graduatoria sia in valori assoluti (11.450 assunzioni in ambito ambientale) che per incidenza: 1 assunzione su 5 nel capoluogo meneghino è “green” (21,1% del totale), al secondo posto c’è Monza e Brianza (20,2%), seguita da Roma (19,4%), Modena (18,6%) e Genova (18,5%).
28 gennaio 2016