mobilità, ambiente & crowdfunding – Punta dritta alla mobilità con progetti come la bici-ambulanza per le aree rurali e il sistema di illuminazione a led per le due ruote, la nuova campagna targata Eppela.
La principale piattaforma italiana on line di crowdfunding, reward-based, per creativi, startup o semplici curiosi dà spazio alla promozione della mobilità sostenibile a cui ha deciso di fare da tutor UnipolSaiFutureLab. Chi è interessato a sostenere economicamente i nuovi progetti potrà farlo entro un periodo di 40 giorni.
Il crowdfunding è un processo collaborativo di “finanziamento dal basso”. In pratica un processo di raccolta fondi, un’opportunità per realizzare i propri progetti creativi in modo gratuito.
Su Eppela è possibile raccontare la propria storia, raccogliere fondi online e raggiungere il traguardo prefissato grazie alla partecipazione del web. Non esistono tassi d’interesse, prestiti onerosi o obiettivi irraggiungibili, solo progetti imprenditoriali o di prodotto da condividere.
Se è un progetto, piccolo o grande, a frullarvi per la testa ma non avete i soldi per realizzarlo Eppela fa al caso vostro.
Il primo passo è quello di proporlo sulla piattaforma on line, spiegandolo nel dettaglio per renderlo appetitibile e permettere a chi potrebbe essere interessato a finanziarne anche una piccola quota di conoscerlo un po’ più da vicino ed intuirne le potenzialità.
Su Eppela i progetti vengono valorizzati da un mentore che ha deciso di sostenerli e partecipare al finanziamento nel momento in cui gli stessi raggiungeranno in rete il 50% del budget necessario per realizzarli.
A quel punto il progetto non solo ottiene il denaro necessario per essere messo in pratica ma vede aumentare anche il prestigio, grazie alla fiducia di una realtà importante che ha creduto nelle linee progettuali.
La realtà di turno in questo caso è UnipolSaiFutureLab e i progetti sono tre, tutti dedicati all’universo della bicicletta realizzati a sostegno dell’ambiente.
Partiamo dalla bici-ambulanza Flamingo, un mezzo di trasporto pensato per le aree rurali dei Paesi poveri dove la bicicletta è il mezzo di trasporto più utilizzato.
In pratica si tratta di una sorta di barella a due ruote che garantisce il trasporto del paziente utilizzando il mezzo come una semplice bici al pari di un sidecar, oppure a mano come se si trattasse di una barella.
Il secondo progetto si chiama Firefly ed è un sistema d’illuminazione a led per due ruote compatibile con i tradizionali impianti alimentati a dinamo. Nato due anni fa come progetto di un gruppo di utenti della bici, oggi si inserisce in un programma più ampio finalizzato alla creazione di device tecnologici che promuovano l’uso delle due ruote nella mobilità quotidiana.
Il terzo ed ultimo è la CicloVia Francigena, un vero e proprio itinerario pensato per i viaggiatori su due ruote della via Francigena.
Per completare il progetto occorre trasformare la traccia Gps già elaborata in un vero e proprio percorso ciclabile, con oltre 3.000 segnavia da posizionare lungo il sentiero e a ogni incrocio attraverso i più di 1.000 km che vanno dal Colle del Gran San Bernardo a Roma.
12 gennaio 2016