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Lotta ai cambiamenti climatici, tema prioritario per l’85% degli italiani

I cambiamenti climatici sono un’emergenza da affrontare al più presto e che riguarda tutti noi. Ne sono ben convinti gli italiani, sempre più consapevoli e attenti ai temi ambientali.

Per l’85% la lotta ai cambiamenti climatici deve essere un tema prioritario per la qualità della vita delle generazioni future e le principali priorità sulle quali occorre lavorare sono: ridurre il traffico motorizzato e quello di merci su gomma e pensare ad una riconversione della produzione di energia elettrica in rinnovabile.

Tra i cittadini cresce anche l’attenzione sulla conferenza internazionale di Parigi che prenderà il via tra pochi giorni nella capitale francese, ancora scossa e segnata dagli attentati terroristici del 14 novembre.

Il 38% degli italiani dichiara di conoscere la conferenza sul clima (contro il 29% rilevato ad ottobre). Un summit intorno al quale c’è molto ottimismo. Il 69% è convito che la conferenza potrà incidere positivamente sulle azioni dei singoli Paesi e sui comportamenti dei cittadini. Ma la Cop21 costituirà davvero un successo per la lotta ai cambiamenti climatici? Per il 54% degli intervistati la risposta è sì. E tra i centotrenta capi di Stato che discuteranno per trovare un accordo sul taglio delle emissioni, i Paesi che avranno una maggiore influenza sono gli Stati Uniti (così per il 47% del campione), seguiti con grande distanza da Unione Europea (23%) e Cina (12%).

È quanto emerge in sintesi dalla ricerca “L’Italia verso Parigi” di Lorien Consulting e Legambiente, presentata oggi a Roma, nella seconda giornata del Forum QualEnergia, dall’amministratore delegato della Lorien Consulting Antonio Valente.ambiente efficienza energetica

Il sondaggio – realizzato su un campione qualificato di 1000 persone – fa il punto sull’attenzione e i sentimenti degli italiani verso le tematiche ambientali in vista della Conferenza internazionale sul Clima.

“Gli italiani – dichiara Antonio Valente – hanno aspettative molto consistenti rispetto ai risultati dell’imminente Conferenza sul Clima di Parigi. E la metà della popolazione ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici produrrà vantaggi sensibili anche sull’economia: un aspetto particolarmente importante in questo periodo di lunga crisi”.

Di certo gli attentati di Parigi hanno dato una forte scossa: se fino a due mesi fa le due principali preoccupazioni erano disoccupazione (67%) ed emergenza immigrazione (66%), oggi prendono il sopravvento il terrorismo e la guerra (47%). Nonostante il clima di incertezza e paura, cresce la consapevolezza di adottare stili di vita sostenibili.

Il 79% del campione è disposto a fare più sacrifici in nome dell’ambiente, a sostenere maggiori costi, pur di acquistare prodotti o servizi a minor impatto ambientale, accompagnati da stili di vita sostenibile. Negativo, invece, il giudizio sull’operato del Governo per la riduzione delle emissioni: il 49% del campione boccia l’Esecutivo e giudica inefficace il suo operato. Per quanto riguarda le trivellazioni nel sud e nel Mediterraneo, per il 41% si tratta di una scelta non compatibile con la lotta ai mutamenti climatici, mentre per il 37% si tratta di una scelta compatibile.

emissioniIn occasione del Forum QualEnergia, Legambiente ha rinnovato l’invito ai cittadini a mobilitarsi per partecipare alla Marcia per il clima del 29 novembre, organizzata a Roma dalla Coalizione Italiana Clima con partenza alle ore 14.00 da piazza Campo de’ Fiori.

“La COP21 rappresenta una tappa cruciale nella battaglia contro i cambiamenti climatici e dalla quale dipende il futuro del mondo – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – È fondamentale che alla Conferenza sul Clima si arrivi con un accordo vincolante e ambizioso, in linea con le indicazioni della comunità scientifica. Ma per riuscirvi è importante continuare in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni per far pressing sui leader mondiali e far sentire la voce e le proposte della società civile.

I risultati della ricerca Lorien-Legambiente presentati oggi confermano l’attenzione e la consapevolezza dei cittadini sui temi ambientali e la voglia di fare azioni concrete a favore dell’ambiente. Per questo è fondamentale essere in tanti il 29 novembre a Roma, per chiedere con forza una giustizia climatica e sociale, un nuovo scenario energetico che fermi le emissioni di gas serra e apra la strada a equilibri nuovi e sostenibili”.

26 novembre 2015

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