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Libro Bianco su Mobilità e Trasporti in Italia

mobilità – L’Osservatorio sulla Mobilità e i Trasporti ha promosso un incontro con gli associati per definire le linee guida per la redazione del Libro Bianco sulla Mobilità e i Trasporti in Italia, che sarà presentato e pubblicato nell’autunno di quest’anno.

Al confronto hanno partecipato i rappresentanti delle aziende, degli enti e delle associazioni provenienti dal mondo sia della mobilità sia da quello dei servizi, ma anche da quelle realtà che ruotano attorno a tale settore.

Ad aprire i lavori il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, il quale, dopo un saluto di benvenuto ed un apprezzamento per il lavoro sinora svolto dall’Osservatorio, ha indicato alcune priorità alle quali il settore dei trasporti dovrà assolutamente fornire risposte.

«Le Istituzioni nazionali e non, guardano con molta attenzione ai lavori del nostro Osservatorio», ha commentato il direttore dell’Osservatorio sulla Mobilità e i Trasporti, Carlo Tosti, sottolineando in particolare i passi da gigante fatti, in soli cinque mesi, da quando è stata avviata l’iniziativa, con il coinvolgimento un gran numero di aziende e di enti che hanno aderito e collaborano attivamente all’ambizioso progetto.

L’attenzione è stata rivolta allo stato dell’arte della situazione dei trasporti in Italia, in particolare evidenziando l’altissimo numero di automobili in Italia, l’assoluta carenza di una rete metropolitana adeguata ed efficiente nelle città di Roma, Milano e Napoli a confronto con altre città europee all’avanguardia come Londra, Parigi e Madrid.

L’argomento che ha destato molta attenzione e stimolato il dibattito fra i consociati è stato quello tra integrazione ferro–gomma, poiché gli interscambi modali, ove presenti, presentano gravi inefficienze e fattori di criticità derivanti soprattutto dalle obsolete strutture infrastrutturali del settore.

Altro aspetto importante messo in luce dall’incontro, riguarda l’integrazione degli ITS (Information Technology System) in una piattaforma centralizzata. In questo contesto un notevole contributo è arrivato dai rappresentanti di Federmobilità, Finmeccanica, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane e TTs Italia, che hanno sottolineato l’importanza dell’integrazione delle differenti scelte modali, ma anche e soprattutto l’importanza della pianificazione infrastrutturale ed urbanistica in merito alle differenti alternative di trasporto, poiché una minore o assente integrazione conduce inevitabilmente a scelte inefficienti.

Un contributo interessante è arrivato dall’ENAV che, attraverso il suo rappresentante, ha voluto sottolineare l’importanza della «prospettiva futura del lavoro dell’Osservatorio, ma anche e soprattutto dello scambio sistemico di dati, informazione e conoscenza tra i consociati».

È stato quindi affrontato il tema della sicurezza sia in merito alla protezione delle infrastrutture critiche sia in merito ad un maggiore protezione dei cittadini. Dall’altro versante viene sottolineata la centralità della governance, in quanto una maggiore presenza delle Istituzioni italiane in ambito europeo consentirebbe di promuovere una politica dei trasporti più efficiente attraverso un più facile e veloce riallineamento ai parametri delle città più virtuose nel contesto europeo.

Infine, un argomento che ha trovato consenso tra tutti gli associati è stato quello della necessità di una pianificazione pluriennale delle risorse per il sistema dei trasporti che annulli eventuali rischi e le inefficienze derivanti da una pianificazione a breve termine.

28 giugno 2013

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