start-up agricole – E’ giovane ed attento alla filiera corta ma soprattutto ha le idee chiare in fatto di business nel settore agro-alimentare.
L’identik è quello tracciato in base ad un’attenta osservazione dei tanti partecipanti all’iniziativa “Coltiva l’idea giusta!” il primo concorso per start-up, imprese e persone con progetti agroalimentari che creano impatto sociale o ambientale promosso da Make a Change, organizzazione senza finalità di lucro, e UBI Banca.
L’iniziativa ha raccolto 178 progetti e tracciato l’identikit dello startupper agricolo: ha 35 anni, viene dal Nord Italia e sceglie la filiera corta.
Il 47% dei progetti presentati viene da under 35, donne nel 45% dei casi.
L’8% dei progetti arriva da ultra cinquantenni. Filiera corta e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche (45%), nuove tecniche di coltivazione (17%), utilizzo di terreni agricoli non coltivati (12%), sono invece le aree di business che sono state toccate con maggiore frequenza.
Più della metà dei partecipanti è giunta dal Nord Italia, il 26% dal Sud e il 22% dal Centro.
Il 61% dei progetti riporta già l’avvenuta costituzione di una società. Di queste, il 43% sono attività neo costituite. Le altre, invece, risultano essere un consolidamento di attività già esistenti.
I campi di interesse sono in gran parte filiera corta e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche (45%), a seguire nuove tecniche di coltivazione (17%) e utilizzo di terreni agricoli non coltivati (12%).
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati che confermano quanto forte sia, tra i giovani, la sensibilità verso il mondo dell’agro-alimentare e verso un modello di impresa che sappia coniugare competitività e attenzione alle ricadute sociali”, spiega Andrea Rapaccini, presidente di Make a Change.
“I numeri confermano la voglia di costruire progetti da parte degli italiani, soprattutto fra i giovani. Anche la qualità e la profondità degli stessi è elevata – commenta Rossella Leidi, Chief Business Officer di UBI Banca -. Il nostro auspicio è che il numero maggiore di questi, al di la dell’esito del concorso, possa vedere la luce, supportato dalla necessaria stabilità finanziaria”.
23 settembre 2015