sviluppo sostenibile – Si chiama “Spighe Verdi” ed è il nuovo eco-label che certifica i processi virtuosi dei Comuni rurali.
Volto a favorire lo sviluppo sostenibile dell’ambiente rurale e destinato ai Comuni rurali, in primo luogo a quelli delle aree interne del Paese, il progetto è stato promosso da Confagricoltura e Foundation for Environmental Education – Fee Italia, e “si trasformerà in un eccezionale volano di sviluppo dei territori”.
“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 28 anni di applicazione in 67 Paesi al mondo. “Spighe Verdi” si rivolge ai Comuni e utilizzerà, per la parte rurale, i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali.
La lunga esperienza internazionale di FEE nella gestione di programmi di educazione ambientale e la presenza capillare di Confagricoltura sul territorio, attraverso le sue 19 Federazioni regionali, le 95 Unioni provinciali e i 2.143 uffici di zona e delegazioni comunali, garantiranno la massima diffusione del progetto ed il coinvolgimento delle Amministrazioni interessate.
Il prodotto del programma “Spighe Verdi” sarà uno strumento per semplificare la gestione sostenibile ambientale dei Comuni rurali. Quindi, non sarà solo un marchio, ma l’espressione di un processo di miglioramento continuo per contribuire alla salvaguardia delle risorse ambientali del pianeta.
Lo sviluppo sostenibile di un territorio passa attraverso un percorso di valutazione della complessità e di coinvolgimento degli stakeholder che inneschi un processo di cambiamento efficace nel medio e lungo periodo e che richiede l’affermarsi, a monte, di una mentalità complessa e sistemica di quanti vivono su quel territorio.
I firmatari del protocollo sono certi che, come è stato per “Bandiera Blu”, anche “Spighe Verdi” si trasformerà in un eccezionale volano di sviluppo dei territori, che consentirà alle località rurali di meritare un eco-label che ne certifichi i processi virtuosi, con particolare riguardo alle tematiche ambientali, considerate in tutti i loro aspetti, con evidenti positive ricadute anche sul turismo, la commercializzazione dei prodotti agricoli e dell’artigianato.
Il programma “Spighe Verdi” coinvolgerà le amministrazioni locali, che lo adotteranno gratuitamente e spontaneamente nella valutazione della conservazione del paesaggio, dell’uso del suolo, della valorizzazione dei centri storici e degli aspetti culturali dei luoghi, per finire con lo sviluppo turistico e l’educazione ambientale.
Dopo la firma, FEE e Confagricoltura definiranno la tempistica di attuazione del programma, in base allo schema di azioni e di diffusione allegato al protocollo, attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni nazionali e locali e degli operatori economici interessati, utilizzando tutti i canali di comunicazione.
La promozione del progetto in sede istituzionale prevede il coinvolgimento delle Regioni, che contribuiranno a diffondere l’iniziativa per raccogliere le adesioni dei Comuni e delle associazioni di categoria.
Compito della FEE Italia sarà poi anche quello di presentare i risultati del progetto in sede internazionale, attraverso il network FEE, che conta oggi 67 Paesi membri nei cinque continenti, per esportarlo in altri Paesi che possano sperimentarlo e adottarlo, per renderlo, in ultima istanza, un nuovo progetto internazionale FEE.
14 luglio 2015