. Con l'Orto di Nemo la coltivazione si sviluppa sott'acqua

Con l’Orto di Nemo la coltivazione si sviluppa sott’acqua

agricoltura sperimentale – Coltivare sott’acqua è possibile! L’idea alquanto originale è quella contemplata dal “Nemo’s Garden” ovvero l’Orto di Nemo.
Un gruppo di subacquei liguri ha iniziato a coltivare il basilico sul fondale marino grazie ad una tecnica che promette una rivoluzione futura.

La novità porta la firma di Sergio Gamberini, amministratore  della Mestel Safety, società del gruppo Ocean Reef,
e coordinatore dell’Orto di Nemo.
“L’idea mi è venuta perchè volevo creare più interazione tra il fondale e le immersioni. Ho scelto pertanto la tipica occupazione degli agricoltori e mi sono detto: ‘Perché non la portiamo sott’acqua?

Ho piantato così alcuni semi di basilico in un piccolo barattolo lasciandolo per un paio di giorni in questo ambiente e ho visto le piante crescere abbastanza in fretta” ha spiegato Gamberini che ha colto l’essenza della sperimentazione intuendo che era in corso una “umidificazione” dell’ambiente grazie all’evaporazione dell’acqua salata all’interno della biosfera.

“Potrebbe essere un’ottima opzione per isolare la coltivazione dagli insetti e da altri problemi che esistono in superficie“.

“Grazie al supporto del Centro di sperimentazione e assistenza agricola (Cersaa) di Albenga – ha proseguito Sergio Gamberini- abbiamo iniziato in questi giorni la semina di svariate tipologie di verdura e frutta e nel giro di una settimana dovremmo completarla.

Il principio è quello di creare fonti alternative di produzione di vegetali là dove le condizioni ambientali terrestri particolarmente estreme non rendono disponibile acqua dolce, terreni fertili e sono caratterizzate da forti escursioni termiche tra giorno e notte. Tutte condizioni che pongono forti barriere all’agricoltura convenzionale. Tutte le zone di mare prospicienti aree desertiche o isole coralligene”.

Insomma dopo il basilico spazio alla coltivazione di funghi, i pomodori, le fragole, i fagioli, la lattuga e via di questo passo.

09 luglio 2015

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