raccolta differenziata – Nel 2014 la raccolta differenziata della plastica continua a crescere (+8%) e l’obiettivo discarica zero è già realtà. Solo lo 0,8% del materiale raccolto è stato avviato a discarica. Il dato arriva da Corepla, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014 e la nuova edizione del Rapporto di Sostenibilità. In particolare, nel 2014 sono oltre 830.000 le tonnellate di imballaggi in plastica (+8% rispetto al 2013) raccolte in modo differenziato.
Questo aumento è di molto superiore all’incremento (1,9% rispetto al 2013) dell’immesso al consumo. Il primato sia per il comparto che per i 7.306 Comuni che hanno avviato il servizio di raccolta è da attribuirsi soprattutto a due fattori: un incremento significativo della raccolta in zone storicamente difficili come il Mezzogiorno e l’ulteriore aumento anche tra ‘i primi della classe’ (ad esempio, il Veneto è passato da 20 a 21 kg circa per abitante). Il dato medio nazionale di raccolta pro capite passa da 12,9 a 13,9 kg annui per abitante.
Nel Nordest si registra la raccolta più alta di tutta Italia. Veneto e Trentino guidano la classifica; seguono il Nord-ovest (Piemonte e Lombardia intorno ai 16,5 kg) e il Centro (Marche 18,1 kg), infine Sud e Isole, in testa Sardegna e Campania con oltre 15 kg annui per abitante. In coda Basilicata e Sicilia. (Dettaglio Regione per Regione in calce).
È sempre più capillare il servizio di raccolta. Sono 7.306 i Comuni serviti e oltre 57 milioni i cittadini coinvolti, pari al 96% del totale. Nel 2014 sono stati riconosciuti da Corepla oltre 234 milioni di euro ai Comuni o ai loro operatori delegati, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per l’effettuazione dei servizi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.
Sono 450.000 le tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata riciclate nel 2014. A questa cifra vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali pari a 323.000 tonnellate, per un riciclo complessivo di circa 780.000 tonnellate. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora faticano a trovare sbocchi industriali verso il riciclo meccanico e il mercato delle plastiche riciclate.
Circa 349.000 tonnellate sono state utilizzate come materie prime per produrre energia al posto di combustibili fossili. Migliora inoltre l’efficienza complessiva di riciclo e recupero nel 2014. Obiettivo discarica zero è già realtà. Solo lo 0,8% del materiale raccolto (costituito da frazioni estranee non riciclabili e non recuperabili) è stato avviato a discarica. Grazie a Corepla infatti, è stato possibile evitarne l’immissione di circa 27 milioni di metri cubi di rifiuti.
È importante anche il contributo Corepla al bilancio energetico del Paese. Con il riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate, nel 2014 sono stati risparmiati oltre 8 mila GWh. L’immesso al consumo 2014 degli imballaggi in plastica è risultato pari a 2.082 KT (52% imballaggi rigidi, 40% imballaggi flessibili e 8% imballaggi di protezione/accessori). Tra i polimeri più utilizzati: il polietilene (PE), il Pet, il polipropilene (PP).
Nel corso del 2014, il Consorzio si è avvalso della collaborazione di 61 dipendenti. La presenza femminile tra i dipendenti è pari al 47,5%. La qualità per competere è un ulteriore obiettivo Corepla. Infatti il 100% dei Centri di Selezione e Stoccaggio che operano per il Consorzio, il 93% dei 67 impianti di riciclo e l’87% dei preparatori di combustibile è certificato ISO 14001.
L’Italia, afferma il presidente Corepla, Giorgio Quagliuolo, “è all’avanguardia in Europa nel know how sul riciclo degli imballaggi in plastica. Ricicliamo infatti imballaggi che in altri paesi non vengono nemmeno raccolti. I risultati di oggi sono incoraggianti e di soddisfazione. Ma potremmo fare di più liberando risorse economiche oggi impegnate ad avviare a recupero energetico gli imballaggi in plastica difficili da riciclare, risorse che il consorzio potrebbe destinare ad iniziative volte all’incremento degli indici di riciclo.
Infine desidero sottolineare che se riuscissimo ad avviare nel nostro Sud raccolte differenziate di qualità con conseguenti numeri vicini a quelli ottenuti nel Nord Italia ebbene, saremmo i migliori in Europa”.
15 maggio 2015