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9 consumatori su 10: ‘si’ a prodotti certificati per proteggere le foreste

ambiente – Per rafforzare la difesa del patrimonio boschivo mondiale, la certificazione forestale è uno strumento prezioso e sul quale le aziende dovrebbero investire.

A sostenerlo è il risultato di un sondaggio che il Pefc internazionale ha commissionato alla società tedesca di ricerche di mercato “GfK”.
Obiettivo: capire l’interesse del consumatore riguardo la tutela delle foreste e il livello di conoscenza in Italia del marchio Pefc, lo schema di certificazione per la gestione forestale sostenibile più diffuso al mondo.

L’Italia è un Paese strategico per le filiere forestali, perchè è il primo importatore d’Europa (e il quarto al mondo) di legname e di prodotti di origine forestale, mentre ha nell’esportazione dei prodotti trasformati la seconda voce d’attivo del settore manufatturiero italiano.

Il sondaggio, svolto su un campione di 1.000 intervistati sopra i 16 anni equamente distribuiti nel territorio italiano, evidenzia uno scenario con molte luci e qualche ombra: da un lato, i due terzi del campione intervistato considerano l’uso di etichette attestanti considerazioni etiche come il migliore elemento a garanzia del rispetto degli aspetti ambientali e di sviluppo sostenibile.

Oltre il 90% auspica che le aziende che utilizzano materie prime legnose provenienti da Foreste Casentinesi Parco Nazionale2foreste gestite in modo sostenibile comunichino questa loro scelta attraverso l’uso di un marchio di certificazione forestale. Non c’è differenza significativa di sensibilità tra il Nord e il Sud e tra popolazione maschile e femminile, mentre il campione intervistato dei giovani è molto più attento ai temi ambientali e alle certificazioni rispetto al campione di popolazione adulta.

Un segnale chiaro rivolto al tessuto produttivo italiano della filiera bosco-legno-carta, affinché consideri la certificazione forestale come un investimento per promuovere le scelte virtuose dal punto di vista etico e ambientale.

C’è però un aspetto sul quale si può fare di più. Il livello di conoscenza dei marchi di certificazione forestale è ancora basso: un terzo degli intervistati conosce gli schemi di certificazione e il 19% riconosce il marchio PEFC.

Il bacino da coinvolgere è ancora ampio: “aumentare la conoscenza fra i consumatori finali è quindi un aspetto cruciale per rendere la certificazione Pefcsempre più uno strumento che aiuti il consumatore a scegliere acquisti di prodotti a minore impatto ambientale” commenta Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia.

“Rimane molto da fare ma l’interesse e la positiva reputazione che il nostro logo ha tra chi lo conosce sono una spinta a impegnarci in questo sforzo”.

In effetti, tra chi conosce il marchio, il Pefc è un elemento fondamentale per distinguere i prodotti provenienti dalla gestione forestale sostenibile. L’87% degli intervistati lo associa infatti correttamente alla protezione delle foreste naturali, al corretto sfruttamento del patrimonio boschivo e all’approvvigionamento sostenibile.

Il risultato del sondaggio conferma quanto emerso dalla recente consultazione pubblica sui prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche agricole e forestali, secondo la quale è fondamentale la chiara e leggibile indicazione in etichetta della provenienza delle materie prime.

22 aprile 2015

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