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Ogm: “gli Stati membri dovrebbero avere la possibilità di vietarli”

Ogm – Ieri i deputati hanno votato per consentire agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio. La storia di questa legge non è finita: tornerà nuovamente al Consiglio per la seconda lettura. Se adottata dal Consiglio, la nuova direttiva entrerà in vigore con effetto immediato.
Ad entrare nel merito, in una breve intervista, é la relatrice belga liberale Frédérique Ries.

– Cosa cambia per i consumatori, gli agricoltori e l’ambiente?

“Questa direttiva è destinata agli Stati membri, in quanto permette di vietare o limitare la coltivazione di Ogm sul loro territorio.

Gli agricoltori potranno fare ciò che è stabilito dal loro paese. Se lo stato decide che non vuole far crescere Ogm, allora non lo faranno. In una futura revisione spero di ottenere anche il risarcimento obbligatorio per gli agricoltori che potrebbero subire una tale decisione.

Per quanto riguarda l’ambiente, le nuove norme dovrebbero ridurre ulteriormente il rischio di contaminazione incrociata”.

– Perché era necessario?

“Questa direttiva è una risposta alle crescenti preoccupazioni dei cittadini dell’Unione europea, come dimostrano i sondaggi di Eurobarometro.

Trovo malsano che attualmente la legge sia stabilita dai giudici. Gli stati membri sono stati inviati alla Corte di giustizia (nazionali e Corte di giustizia europea), dove mancano gli argomenti legali per impedire la coltivazione di Ogm sul loro territorio. Ma ora, abbiamo i legislatori che fanno legge”.

– Come vede il mercato Ogm in Europa tra 5 anni?

“La direttiva non riguarda i prodotti stessi, solo la loro coltivazione. Ci sono enormi quantità di OGM per i mangimi animali importati nell’UE. A mio parere ci vuole la più grande volontà di cambiamento nei settori della trasparenza, nel ridurre i conflitti di interessi e per una migliore governance”.

14 gennaio 2015

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