albero di Natale – Nell’ennesimo Natale sotto il segno dell’austerity, con i consumi stimati in calo di un ulteriore 5 per cento rispetto al 2013, resiste però la tradizione dell’albero. Anche se più piccolo e “riciclato”.
Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, spiegando che il week-end dell’Immacolata ha dato il via agli addobbi natalizi con oltre 7 famiglie su 10 che hanno allestito il simbolo “verde” delle feste.
Nel dettaglio, su circa 12 milioni di alberi che orneranno le case degli italiani fino all’inizio dell’anno nuovo, più della metà è composto da esemplari “sintetici”, in un caso su tre recuperati dalla soffitta dove erano stati conservati dodici mesi prima. Meno romantici, ancor meno ecologici e soprattutto quasi mai “made in Italy”, visto che nell’80 per cento dei casi arrivano dalla Cina – sottolinea la Cia -. Eppure, sempre più spesso, sostituiscono l’abete della tradizione, quello “vero”, per cui si prevede un crollo degli acquisti nei vivai del 10 per cento circa.
Ma a “unire” le due tipologie di alberi in questo nuovo Natale “low-cost” ci sono sicuramente le dimensioni – osserva la Cia – che quest’anno si riducono almeno di una taglia in 4 casi su 5. E non solo in salotto, ma anche in piazza, visto che molti enti locali e aziende private hanno dovuto ridurre il budget da dedicare a luci e decorazioni, almeno quanto le famiglie.
In particolare, l’82 per cento degli italiani si orienta per l’albero su esemplari più “corti” ed economici, spendendo in media tra i 20 e i 45 euro per i “naturali” e tra i 10 e i 30 per i sintetici. Mentre a concedersi il lusso di arrivare ai due metri di altezza sono solo il 5 per cento degli italiani, che destinano all’albero di Natale una spesa superiore ai 100 euro.
10 dicembre 2014