green – L’industria elettronica sembrerebbe aver fatto molti progressi nel campo della sostenibilità, e gruppi come Nokia e Apple sono i capofila di questo movimento virtuoso: questo quanto emerge dal rapporto Greener gadget: design the future stilato da Greenpeace. Si tratta di un’analisi che viene fatta annualmente dal 2006, anno in cui tutti i dispositivi in circolazione contenevano PVC e BFR, il doppio rispetto a quest’anno.
Si sono dimezzate le quantità di cloruro di polivinile (plastica resa morbida da additivi chimici) e un tipo di ritardante di fiamma bromato (inibisce i materiali combustibili), entrambe sostanze tossiche che tendono ad accumularsi negli organismi.
Sono stati Nokia, Sony ed Apple i primi ad adottare, dal 2008, per i dispositivi di telefonia mobile, politiche più verdi nella produzione. Su molti marchi tra cui Huawei non si hanno informazioni e questo rende il grafico torta dei telefonini ancora verde a metà.
Questo testimonia che ancora c’è molta strada da fare per avere dispositivi non tossici e rispettosi per l’ambiente, a maggior ragione se si analizzano i materiali usati per PC e tablet o televisori, mercato dove marchi come Samsung, Sony, Panasonic e Sharp non sono intenzionati ad attuare una svolta gremì nelle loro politiche di assemblaggio e spesso i cavi continuano ad essere fatti in PVC ( (HP, Dell, Acer, Wipro, LG, Lenovo, HCL, Samsung e Toshiba).
Greenpeace segnala un unico prodotto: l’Econova LED-TV di Philips, totalmente privo dei componenti contestati.
17 settembre 2014