energia solare – Presentata a SuNEC 2014 la nuova serra agricola alto efficiente sviluppata e realizzata su scala reale dai team di ricercatori del Cnr guidati da Francesco Meneguzzo in Toscana e Mario Pagliaro in Sicilia.
La nuova serra fa uso del riscaldamento elettrico per abbattere i consumi di gasolio delle serre tradizionali del 50%: una percentuale che sale ad oltre l’80% se l’elettricità necessaria alla nuova serra viene fornita dal sole con i pannelli fotovoltaici.
In breve, la serra utilizza un innovativo quanto semplice sistema di riscaldamento dell’acqua basato sulla Teoria dei buyon del fisico russo Baurov, intervenuto in Sicilia alla scorsa edizione di SuNEC, la Conferenza che dal 2011 vede riuniti ogni anno in Sicilia alcuni dei maggiori scienziati e tecnologi nel campo dell’energia solare a livello internazionale.
Oltre al dimezzamento dei costi dell’energia, la nuova serra ha costi d’impianto radicalmente abbattuti a causa della semplicità e robustezza del sistema utilizzato per riscaldare l’acqua. Il calore viene infatti veicolato al terreno attraverso semplici tubi di polietilene attraversati da acqua calda.
L’acqua viene riscaldata attraverso un processo chiamato “cavitazione idrodinamica”. In breve, l’acqua viene fatta circolare in un circuito dove si verifica il fenomeno della cavitazione, e poi in un tubo ad U alto 4 metri, prima di essere immessa nel terreno.
A parità di elettricità assorbita, la combinazione di questi due processi determina una produzione di calore molto più grande garantendo risparmi rispetto al gasolio del 50%. Se poi l’energia elettrica necessaria all’impianto viene fornita dai pannelli fotovoltaici, ecco che il risparmio rispetto ad una serra tradizionale supera l’80%.
“Questa scoperta – sottolinea l’assessore regionale all’energia Salvatore Calleri – consentirà di recuperare alla produzione agricola regionale e nazionale varietà di prodotti di eccellenza. E ci supporta ancor di più nell’intenzione di fondare in partnership con il Cnr un nuovo Centro per l’energia solare e lo sviluppo sostenibile”.
Il comparto floro-vivaistico e delle colture protette in Italia fornisce prodotti di eccellenza tanto al mercato nazionale che all’estero. Tuttavia, l’aumento del costo del gasolio agricolo normalmente utilizzato per il riscaldamento invernale delle serre ha messo in crisi l’intero comparto.
10 settembre 2014