alimentazione e crisi – “Food maniaci da un lato e digital dall’altro”. Questa la fotografia degli italiani che emerge dal Rapporto Coop 2014 “Consumi & Distribuzione” presentato ieri a Milano. “I consumi – si legge nel documento – sono generalmente al palo, ma a voler stilare una classifica, sul podio svetta il binomio cucina-tecnologia”.
Nel “mare di segni meno”, i soli comparti che non decrescono sono “il cibo, nelle sue varianti salutistico etico, etnico, biologico e vegano” e la tecnologia, “specie se mobile”.
Fatta salva comunque una contrazione della spesa alimentare che dura da 13 trimestri consecutivi, gli italiani amano il cibo, ne sono ambasciatori e magari selezionano i prodotti ma mantengono alta l’attenzione sulla qualità.
Oltre al bio-boom (il giro d’affari solo nella gdo nel 2014 supererà i 700 milioni di euro), è come se le rinunce alimentari fossero diventate trend: il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano o vegano, l’attenzione alla digeribilità dei cibi, al netto delle vere e proprie intolleranze, genera un +18% del fatturato della gdo per prodotti speciali come i senza glutine o gli alternativi al grano.
Internet – evidenzia il rapporto – è la “nuova piazza della spesa” che sottrae terreno ai negozi fisici, compresi supermercati e discount. Il 46% degli italiani, infatti, utilizza internet in mobilità per una media di due ore al giorno e restano collegati in rete in totale per quasi cinque ore al giorno. Continua, infine, la crescita dell’e-commerce che, nell’ultimo anno è cresciuto del 20,4%.
Il 77% degli italiani rispetto al 43% media europea dà un giudizio pessimo sulla qualità della vita nel proprio Paese e se si chiede un giudizio sullo stato dell’economia la percentuale dei negativi raggiunge il tetto del 91%. Eppure dopo anni di flessione hanno ripreso a risparmiare (+1,7% di reddito risparmiato nell’ultimo biennio) e il 41% degli italiani dichiara di destinare al risparmio il denaro disponibile dopo aver soddisfatto bisogni essenziali. Gli obiettivi principali del risparmio sono il futuro dei figli e le esigenze legate alla casa, alla quale gli italiani destinano il 40% del proprio budget mensile tra mutuo, affitti, utenze; negli ultimi 3 anni è raddoppiata la spesa destinata alle ristrutturazioni e nel 2014 dovrebbe raggiungere i 33 miliardi di euro (+5,5 miliardi dal 2013).
Calano gli acquisti di automobile e immatricolazioni a favore della condivisione dei beni: gli italiani si dichiarano molto interessati alla modalità del noleggio o dello sharing.
05 settembre 2014