Green League – Sono i “paladini” del Parco Regionale di Aguzzano nel Lazio i vincitori di “Green Challenge”, la competizione che ha diviso in tre gruppi gli utenti di “Green League”, il progetto del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
Grazie all’accordo tra il COOU e AzzeroCO2, dal 1 giugno scorso ogni giocatore è stato automaticamente assegnato a un gruppo ed è diventato il “paladino” di un’area protetta: in palio c’erano 300 alberi che ora andranno a rimboschire il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, il Parco Regionale di Aguzzano nel Lazio e il Parco Nazionale del Gargano in Puglia.
Oggi la classifica finale ha deciso la destinazione gli alberi nei tre parchi in proporzione ai punti ottenuti dalle tre squadre. Al primo posto, con 189.695 punti green, si sono classificati i “paladini” del Parco di Aguzzano, che sarà rimboschito con 117 alberi. Nel Parco del Gargano saranno piantati 109 alberi e i restanti 74 sono stati assegnati al Parco del Delta del Po.
In tutto l’arco della propria vita un albero assorbe in media 700 kg di CO2, che corrispondono a 6000 km percorsi in motorino, 7000 in autobus o 4000 con una macchina a benzina euro 4. Dallo scorso mese di dicembre sono più di 55mila le partite giocate singolarmente sul sito www.greenleague.it con il quale il Consorzio punta a diffondere, attraverso il gioco, contenuti formativi che sensibilizzino gli utenti sui temi ambientali.
“Con Green League – spiega Elena Susini, responsabile Comunicazione del COOU – il Consorzio porta avanti la sua mission di sensibilizzazione ambientale con un progetto innovativo che coinvolge utenti di tutte le età. Puntando sulle potenzialità dei social network, siamo riusciti a raggiungere un target ampio e diversificato e attraverso questa competizione abbiamo spinto i partecipanti ad aggregarsi in gruppi con la missione di contrastare gli effetti negativi dell’inquinamento, compensando le emissioni di CO2. Proprio il gioco, unito alle potenzialità delle nuove tecnologie, può costituire un sistema efficace per veicolare dei messaggi che contribuiscano allo sviluppo di buone pratiche a tutela dell’ambiente”.
01 agosto 2014