ambiente – Si è concluso ieri l’ultimo viaggio della Costa Concordia, la nave è stata ormeggiata nel Porto di Genova.
Il premier Matteo Renzi è arrivato alla banchina del terminal Vte e ha ringraziato i tecnici che hanno partecipato all’operazione: “E’ un giorno che non può certo essere definito come lieto fine, perché non c’è nessuna possibilità di essere felici, festeggiare o fare cerimonie di gioia quando andiamo a chiudere una vicenda che ha avuto 33 morti.
Quello di ieri deve essere considerato, e non a torto, il giorno del ricordo e della gratitudine.
“Non c’è nessuna passerella, nessuno show, c’è solo gratitudine per una cosa che tutti dicevano era impossibile. Semplicemente grazie”.
Non si può parlare di conclusione ma in realtà con le ultime operazioni di ormeggio del relitto della Concordia si apre un nuovo capitolo quello dello smaltimento
“Un nuovo inizio che si porta nel cuore il ricordo delle vittime e che dimostra che se l’errore di uno porta un danno enorme il lavoro di una comunità può rimettere in moto la speranza” ha precisato il premier Renzi.
Il presidente del Consiglio ha ribadito che “Genova era l’unica scelta possibile perché la rottamazione della nave avvenisse in Italia. Mi piace pensare che oggi questo tipo di intervento sia collegato a un lavoro iniziato da tempo per fare di Genova una città delle politiche industriali”. “Piombino non poteva accogliere questa nave, era impossibile Noi investiremo a Piombino con l’attrazione di investimenti stranieri ma anche con lo smantellamento di navi militari”. “C’è qualche realtà italiana che ha la possibilità di stare dietro a questo business, Gioia Tauro, Trieste – ha evidenziato Renzi -. “Ma è tutto il sistema portuale italiano che va rilanciato e Genova ha iniziato un percorso interessante”.
Le lunghe operazioni di ingresso al porto di Pra-Voltri sono cominciate ieri mattina poco dopo le 5.
Il relitto della Costa da ieri non è più di proprietà di Costa Crociere. Alle 15.40 è stato infatti firmato l’atto notarile che sancisce il trasferimento della proprietà della Concordia da Costa Crociere al raggruppamento Saipem-San Giorgio del porto.
L’amministratore delegato di Costa Crociere Michael Thamm in mattinata si è recato a bordo della Concordia per salutare Nick Sloane e il suo team. “Ho voluto personalmente ringraziare Nick Sloane e tutto il team per lo straordinario impegno che hanno sempre messo in questo progetto e augurargli buon lavoro all’inizio di questa giornata di complesse operazioni di ormeggio” ha detto Thamm.
“Solo un’azienda forte poteva sopravvivere a questo tipo di sfida. E la nostra è un’azienda molto forte” ha aggiunto l’a.d. di Costa Crociere, parlando con i giornalisti al terminal Vte. “Abbiamo fatto tutto quello che avevamo promesso di fare”.
“Un successo dal punto di vista ambientale, non si sono avuti sversamenti, nessun inquinamento” afferma Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente. “Gli amici francesi devono imparare a fidarsi di più”. Quanto alle misure da prendere per il futuro, “di fronte a quello che é capitato al Giglio – ha precisato Galletti – non c’è risposta. E’ imperizia allo stato puro, la manovra che è stata fatta non si poteva fare. Già il governo di allora ha preso alcune misure di restrizione della navigazione, noi stiamo aumentando i controlli perché tutte le regole vengano rispettate”.
“Sono dispiaciuto per quelli che aspettavano questo giorno per dire ‘io l’avevo detto’ – ha sottolineato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli -. A queste persone va il mio pensiero commosso, nella vita si dicono tante cose, purtroppo questa fatidica frase non potrà essere detta. Nomi? Basta guardare le rassegne stampa per trovarne a bizzeffe”.
“Anche la scaramanzia e la cautela cui mi sono attenuto fino adesso – ha aggiunto Gabrielli – devono lasciare il passo alla constatazione che lo sforzo cominciato due anni fa ha avuto il suo giusto compimento”. “Appartengo alla categoria di funzionari per cui c’è un solo valore assoluto, ed è l’onestà. La più grande amarezza che ho provato in questi due anni e mezzo, è che qualcuno con compiti di responsabilità, quindi con grande irresponsabilità, abbia potuto soltanto immaginare o adombrare che l’azione mia, si rifacesse a un interesse particolare. Non lo consentirò mai a nessuno, sono infamità”.
“Siamo alla conclusione di un lungo progetto, che non poteva essere realizzato in un colpo solo, in un colpo solo è stata realizzata l’idea che il progetto fosse realizzabile, molti dicevano che non lo era – afferma Silvio Bartolotti, amministratore delegato di Micoperi, l’azienda di Ravenna che in consorzio con Titan ha ideato e realizzato il recupero e il trasferimento a Genova di Costa Concordia -.
Con questo ultimo tassello del trasferimento dall’Isola del Giglio a Genova, abbiamo la dimostrazione che il nostro era l’unico progetto realizzabile, siamo partiti con un assetto che non ha avuto bisogno di modifiche, potevamo fare anche il giro del mondo senza dover cambiare”.
“Attestati di stima, riconoscimenti – dichiara Bartolotti – ci sono arrivati da tutto il mondo, ma l’incredulità sul raggiungimento dell’obiettivo all’inizio era generale, non solo italiana. Noi – precisa Bartolotti – lavoriamo in un altro settore, quello petrolifero, dove la Costa Concordia ha poco a che fare, un settore dove ci chiedono dei record, quanti tubi abbiamo varato, di che diametro, che tipo di piattaforma abbiamo installato fino a oggi. Una realtà completamente diversa, lavoriamo su progetti che prima vengono ingegnerizzati e poi realizzati. Questo e’ un progetto che non poteva essere ingegnerizzato prima dell’inizio delle attività, è stato ingegnerizzato giorno per giorno, trovando di volta in volta le soluzioni adatte”.
28 luglio 2014