rifiuti – Secondo un sondaggio Eurobarometro, l’80% dei cittadini europei vorrebbe che nel proprio paese si producessero meno rifiuti. Il 96% degli intervistati ritiene importante che l’Ue utilizzi meglio le proprie risorse, quota che sale al 98% tra gli italiani.
Sul fronte del riciclaggio, nove intervistati su dieci (in Italia il 94%) dichiarano di separare, almeno occasionalmente, carta e cartone. Altrettanti avviano al riciclo la plastica (95% in Italia), mentre la quota di coloro che separano il vetro è pari all’88% nell’Ue e al 93% in Italia. Per rendere stabili questi comportamenti, secondo il 71% degli intervistati (il 69% in Italia), bisognerebbe soprattutto assicurare ai cittadini che gli scarti avviati al riciclo vengono effettivamente trattati separatamente dal resto dei rifiuti.
“I rifiuti toccano chiaramente un nervo scoperto: gli europei vogliono meno sprechi e stanno facendo sforzi per attuare quanto predicano” sottolinea il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik, che punta ad una “economia più circolare come logico passo avanti perché c’è voglia di riciclare di più”.
Dall’indagine Eurobarometro emerge che gli europei risultano attenti anche alla prevenzione: circa otto persone su dieci, sia in Europa che in Italia, dichiarano infatti di evitare gli sprechi alimentari acquistando esattamente ciò di cui hanno bisogno e tre su quattro dicono di tentare di riparare gli elettrodomestici rotti prima di acquistarne di nuovi.
La possibilità di utilizzare a lungo un prodotto, infine, è, in Europa come in Italia, il primo criterio di scelta indicato dagli intervistati al momento dell’acquisto di un bene durevole.
02 luglio 2014
