ambiente – “Riscopriamo il piacere di occuparci dei nostri territori: oggi, domani e domenica unisciti alle nostre iniziative lungo la Penisola per liberare le spiagge e i fondali dai rifiuti”. Come ogni anno, alla vigilia dell’estate Legambiente rinnova l’appello a tutti gli amanti del mare, ai tanti volontari già impegnati da tempo e a quelli nuovi che decidono ora di mettersi in gioco partecipando a ‘spiagge e fondali puliti’.
Quest’ultimo fine settimana di maggio saranno numerosi gli appuntamenti per procedere a una grande pulizia “corale” dei litorali da ogni tipo di rifiuto abbandonato, grande e piccolo. Un gesto di valore civile da condividere con la famiglia, gli amici, la propria classe o i colleghi di lavoro, per restituire alle spiagge tutta la loro godibilità ma soprattutto per riscoprire il senso di appartenenza alla bellezza del nostro Paese.
“Il mare e le spiagge non sono terra di nessuno, ci appartengono – dice Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – Rappresentano un patrimonio nazionale di inestimabile valore che il resto del mondo ci invidia. Facciamo la nostra parte per proteggere questa immensa ricchezza dalle insidie dell’inquinamento e dell’illegalità”.
La tre giorni di ‘Spiagge e fondali puliti’ – organizzata da Legambiente in collaborazione con Cial, Mareblu, Virosac e la Campagna di promozione del sughero – sarà, infatti, l’occasione per denunciare gli abusi consumati ai danni del mare, rivendicare il diritto di libero accesso alle spiagge per tutti, promuovere il turismo sostenibile e stili di vita compatibili con la salute dell’ambiente.
Ma c’è anche una novità. I volontari di Legambiente, quest’anno, saranno protagonisti di un’indagine sulla tipologia e quantità dei rifiuti rinvenuti, con l’applicazione del protocollo sulla beach litter messo a punto dal ministero dell’Ambiente e dall’Ispra, in modo da poter stimare i principali rifiuti spiaggiati sulle nostre coste e passare a progetti concreti per una loro progressiva riduzione. Una proposta che Legambiente ha rivolto al dicastero in considerazione della scarsa partecipazione dimostrata finora da parte di enti e amministrazioni all’applicazione della direttiva europea sulla Marine strategy, che chiede ai paesi membri uno sforzo per stimare le diverse problematiche a cui sono soggetti il mare e le coste, rifiuti compresi.
“La risposta è arrivata a singhiozzo – prosegue Rossella Muroni – per questo abbiamo voluto dare il nostro contributo, costruendo collettivamente una vera e propria stima dei rifiuti più presenti sulle nostre spiagge. L’obiettivo è quello di ridestare l’attenzione delle autorità sul problema, affinché si possa finalmente agire sulle cause, a partire dalla questione della riduzione delle plastiche”.
Anche quest’anno Virosac, azienda specializzata in soluzioni eco-compatibili come la lavorazione del Mater-Bi, l’utilizzo di materiali in gran parte riciclati e la riduzione di imballaggi collabora a Spiagge e fondali puliti. “Lo sviluppo sostenibile – dichiara Roberta Virago, responsabile marketing di Virosac – passa attraverso l’informazione e l’educazione della gente, Virosac è orgogliosa di sostenere Legambiente nelle sue campagne di sensibilizzazione sui temi ambientali. In occasione di ‘Spiagge e fondali puliti’ si utilizzeranno migliaia di sacchetti in plastica rigenerata che abbiamo appositamente realizzato per raccogliere i rifiuti e rendere più belle ed accoglienti le nostre riviere, un esempio di amore e cura del territorio”.
Spiagge e fondali puliti rientra nella più vasta campagna Clean Up the Med, che si svolge in contemporanea, o quasi, in diversi paesi che affacciano sul Mediterraneo. Quest’anno, tra gli appuntamenti previsti, ci sono le località di Konyaalti Beach e la spiaggia di Antalya in Turchia, quelle di Larnaca-Limassol-Paphos a Nicosia a Cipro, la spiaggi di Pecine-Sablicevo a Rijeka e quella di Ribnica a Obrovac in Croazia, la spiaggia di Vescovato a Bastia in Corsica e quella di La Crouste a Canet en Roussillon sempre in Francia, in Spagna sulla spiaggia Moncofa a Castellòn e di Canyadell a Tarragona, in Grecia a Myrthios all’Hapimag Damnoni e a Ios a Mylopotamos, in Tunisia a Soliman e Nabeul rispettivamente sulle spiagge Soliman e de Maamoura, in Marocco a Rabat e sulla spiaggia Quimado di Al-Hoceima.
23 maggio 2014