casa sostenibile – Un’area di 3.200 ettari tra Gaziantep e Kilis, sul confine con la Siria, ospiterà la prima città ‘green’ della Turchia interamente riscaldata con le bucce del pistacchio. La regione che ospiterà il progetto è terza al mondo per la produzione del pistacchio della varietà Antep (che prende il nome proprio da Gaziantep), che rappresenta una delle voci principali dell’econiomia locale. L’azienda francese Burgeap, che si occupa di ingegneria ambientale, ha scoperto che le bucce del prezioso frutto sono anche una straordinaria fonte autoctona di energia.
Gli studi della Burgeap hanno rivelato che il potere calorico delle bucce di pistacchio è pari a 19,26 megajoule al chilogrammo, sufficiente a riscaldare (ma anche a raffreddare in estate) decine di ettari di edifici pubblici. Per ora si tratta solo di un progetto, ma il primo passo per la sua realizzazione potrebbe arrivare già il mese prossimo, quando la minicipalità metropolitana di Gaziantep riceverà lo studio di fattibilità definitivo. A partire da quel momento, la città riscaldata a pistacchi potrebbe essere relizzata in cinque anni.
Il responsabile dell’energia della municipalità, Aysegul Tekerekoglu, ha spiegato all’agenzia Anadolu che la città sarà un modello anche per altre pratiche ‘green’, come l’uso dei pannelli solari, il corretto smaltimento dei rifiuti e la raccolta delle acque piovane. In attesa che l’ambizioso progetto prenda il via, a Gaziantep si cominciano a sperimentare case ecologiche e alcuni progetti hanno già ricevuto premi e riscosso interesse a livello internazionale.
Uno di questi progetti è una casa realizzata su una proprietà di 320 metri quadri, del tutto autonoma dal punto di vista energetico. La casa è dotata di tubature sotterranee che la riscaldano o la raffreddano sfruttando la temperatura naturale del sottosuolo. I suoi innovativi pannelli solari producono un notevole surplus di energia. L’impianto idrico sfrutta l’acqua piovana e depura le acque reflue, rendendole riutilizzabili. Costruita lo scorso anno, la casa è stata premiata dal Passive House Institute, istituto tedesco che è l’unico al mondo a rilasciare certificazioni ecologiche riconosciute su tutto il pianeta.
Se gli alti costi di realizzazione di un’abitazione come questa possono sembrare la nota dolente, Tekerekoglu ha spiegato che, in base agli studi fatti, si rientra dalle spese sostenute nel giro di cinque anni, grazie al quasi totale azzeramento della bolletta energetica e idrica.
Se progetti come la città verde di Gaziantep prendessero piede e si replicassero, la Turchia ne avrebbe benefici enormi, visto che il 75% del suo fabbisogno energetico è soddisfatto dall’importazione, secondo dati del 2012 dell’Istituto nazionale di statistica. In base agli studi, la diffusione sul piano nazionale di un modello di ‘casa sostenibile’ permetterebbe il risparmio del 50-70% dell’energia per uso domestico, pari a 5-6 miliardi di dollari all’anno. La ‘città al pistacchio’, nei progetti dei suoi ideatori, dovrà dare il via a una svolta ‘green’ per la Turchia, tanto più importante perché partirebbe da una delle aree più povere, instabili e depresse del paese.
28 aprile 2014