rifiuti – Sono circa 750 le tonnellate di rifiuti non prodotte in un anno grazie alle misure avviate da 17 punti vendita delle catene AUCHAN, IPERCOOP, IL GIGANTE, LEROY MERLIN per ridurre la produzione di rifiuti, ottimizzare il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio e diminuire gli impatti ambientali generati dall’attività commerciale.
Ad un anno e mezzo dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa siglato nell’ambito del progetto italo-francese R2D2, tra Regione Piemonte, Consorzi rifiuti CISA di Ciriè, CCA di Ivrea, COSRAB di Biella e la Gdo piemontese, i risultati emersi confermano la validità delle buone pratiche messe in atto nel corso del 2012 per la riduzione dei rifiuti e degli imballaggi.
Diverse sono le strategie di intervento adottate dalla singole catene commerciali:
– la promozione di campagne di informazione sulla gestione del rifiuto e l’impiego di imballaggi riutilizzabili;
– promozione di prodotti a basso contenuto di imballaggio confezionati in imballaggi riciclati;
– vendita di prodotti sfusi a peso;
– l’uso di imballaggi e contenitori riutilizzabili per la vendita di prodotti ortofrutticoli;
– riduzione della pubblicità cartacea e recupero solidale delle eccedenze alimentari.
In particolare, sono stati oltre 425 mila i kg di carta risparmiati attraverso la diminuzione del numero di volantini pubblicitari prodotti e sostituiti da sms, newsletter e notiziari; 5.619 i kg di rifiuti da imballaggio risparmiati grazie alla vendita alla spina dei detersivi (risparmiando così l’utilizzo di ben 87.500 flaconi di detersivo da 1 litro). Sono stati 21.833 i kg di rifiuti risparmiati derivanti da generi alimentari secchi sfusi e 131.700 i tappi in sughero raccolti da destinare alla bioedilizia. È stata infine evitata la produzione di 304.043 kg di rifiuti prevalentemente organici grazie al recupero dell’invenduto destinato ad Onlus, per un totale di circa 507.000 pasti non finiti nella spazzatura.
“La prevenzione dei rifiuti da imballaggio – dichiara l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello – assume grande importanza soprattutto nel caso della grande distribuzione. Alla luce dei risultati raggiunti, il Piemonte dimostra di essere ancora una volta all’avanguardia nella gestione dei rifiuti: pur avendo percentuali da primato sulla raccolta differenziata (il piemonte ha ormai raggiunto il 51,4%), abbiamo voluto fare un ulteriore passo in avanti, puntando alla riduzione della quantità dei rifiuti prodotti.
Il progetto R2D2 ci ha dimostrato come il riciclo, in particolare, costituisca una delle componenti più dinamiche della green economy e di quale sia il suo contributo nell’affrontare alcune delle sfide più importanti e rilevanti che ci attendono: dalla riduzione degli impatti ambientali dei processi e dei prodotti, al risparmio energetico e alla creazione di nuova occupazione, al rafforzamento delle risorse di base disponibili per l’economia. Non è infine da sottovalutare la declinazione sociale del progetto, rivelatosi un importante strumento di supporto alle Onlus che si rivolgono alle categorie più disagiate garantendo pasti caldi tutti i giorni.
L’impegno della Regione però non si ferma qui – conclude Ravello – Continueremo ad occuparci di riciclo rifiuti e imballaggi attraverso il Tavolo tecnico Regione – Gdo, finalizzato ad incrementare l’offerta di prodotti disimballati da parte della grande distribuzione, attuare iniziative di attenzione alla riduzione della produzione dei rifiuti nei supermercati, far emergere nuove proposte e idee progettuali perseguibili e sostenibili di riduzione dei rifiuti da proporre al mercato”.
17 giugno 2013