energie rinnovabili – Con Fruitgas l’energia arriva direttamente dal frutteto. Il progetto mira alla creazione di un esempio di filiera per la produzione di energia rinnovabile dai residui di potatura delle principali colture frutticole dell’areale cuneese, con particolare riferimento a pesco, melo e kiwi (sui quali è stata condotta la prima tranche della sperimentazione).
In parallelo, il progetto intende stimolare un processo che sia in grado, da un lato, di semplificare la gestione del materiale vegetale per l’azienda frutticola, dall’altro, di assicurare un mantenimento della fertilità del suolo attraverso il ritorno al terreno del biochar. Infine, mira anche a una valutazione finale dell’utilizzo di espianti ottenuti da colture frutticole.
Oltre a rappresentare una grande innovazione tecnologica ed ecosostenibile, questa ricerca sperimentale può fornire al territorio piemontese una grande opportunità di sviluppo della filiera frutticola, con la valorizzazione dei materiali vegetali di risulta, ma anche con un interessante indotto occupazionale, grazie all’esigenza di creare figure professionali qualificate per la gestione del cantiere di raccolta dei residui di potatura.
A differenza degli impianti di produzione di biogas esistenti sul territorio regionale (che producono energia da biomasse agricole), tale processo condurrà alla produzione di un sottoprodotto, il biochar, valorizzabile in agricoltura grazie alle sue caratteristiche di grande stabilità chimico-fisica. In prospettiva, inoltre, tale filiera è in grado di permettere un utilizzo sicuro dei residui di potatura dal punto di vista fitosanitario, anche in presenza di patogeni (alle elevate temperature, i virus non sopravvivono), con effetti di contenimento: una valida alternativa alla bruciatura in campo dei residui colturali potenzialmente infetti (es. batteriosi del kiwi), oltre a un mantenimento – o incremento – del contenuto di sostanza organica del suolo.
Al progetto è stata dedicata ieri una giornata di studio dal titolo “Fruitgas – L’energia dal frutteto: esempio di filiera per la produzione di energia rinnovabile da residui di potatura dei frutteti” ospitata nella sede di Confcooperative Cuneo (mattino – sessione divulgativa) e successivamente nell’azienda Agrindustria (pomeriggio – sessione dimostrativa) per la visita guidata agli stoccaggi di biomassa e all’impianto di pirogassificazione.
Dopo il saluto di Domenico Paschetta (presidente di Confcooperative Cuneo e Piemonte, oltre che di Ortofruit Italia), si sono succeduti gli interventi del prof. Paolo Balsari (DISAFA, Sez. Meccanica – Coordinatore del progetto “Fruitgas”), del prof. Carlo Grignani (DISAFA, Sez. Agronomia – Responsabile Scientifico del progetto “Fruitgas”), di Marco Manzone e Marco Grella (entrambi DISAFA, Sez. Meccanica), di Giuseppe Tecco (Responsabile U.O. Agrindustria), di Daniele Brunetti e Michele Olmo (in rappresentanza delle rispettive aziende agricole coinvolte nel protocollo sperimentale del progetto).
La giornata di studio rientra nel progetto “Fruitgas”, cofinanziato dall’Unione Europea mediante il FEASR-Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (PSR 2007-2013, Misura 124, Azione 1), che annovera nel partenariato il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Regione Piemonte, il DISAFA-Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino (capofila di progetto), insieme all’azienda Agrindustria di Cuneo, all’Organizzazione di Produttori Ortofruit Italia di Saluzzo, alle aziende agricole Brunetti Paolo di Verzuolo e Olmo Michele di Costigliole Saluzzo.
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13 marzo 2014