mobilità al femminile – L’auto più amata dalle donne italiane? Berlina con portellone, a benzina o diesel, pratica e dotata di optional che consentano facilità di manovra e parcheggio. Il futuro a livello di motorizzazione è sempre dei veicoli a benzina (27%) o diesel (24%), ma aumenta l’ibrido con un 8% generale, che sale all’11% al Nord-Ovest e al 18% nelle aree metropolitane.
Dopo il successo dello scorso anno, in occasione della festa della donna, automobile.it con la collaborazione dell’Istituto di Ricerca GfK Eurisko, torna a indagare sulle abitudini e le esigenze delle italiane al volante. Se nel 2013 a incuriosire erano stata soprattutto le modalità di scelta dell’auto, il 2014 vede il suo focus sull’evoluzione della macchina nella prospettiva femminile: passato, presente e futuro, il veicolo è in divenire, a seconda delle fasi della vita di ogni donna.
In linea di massima, le donne amano stare comode: il 56% afferma che sceglierà la prossima auto in base alla posizione di guida comoda, con un picco del 75% al Centro, mentre tra le over 65 la discriminante fondamentale sarà la facilità d’uso dei comandi. Farsi consigliare da partner e parenti è normale per il 67%, tranne che per le giovanissime, che preferiscono decidere da sole… o lasciarsi convincere dalla pubblicità!
Ma quanto usano l’automobile le donne e le ragazze italiane? Con la stessa frequenza rispetto a due anni fa per il 53%, che sale al 62% al Nord-Ovest, mentre il 13% in media afferma che usa l’auto di più o molto di più, con un picco al Sud del 19% e nella fascia d’età 45-54 anni. Per contro sono proprio le donne di questa età, del Sud in particolare, ad amare maggiormente gli spostamenti a piedi: ben il 95%, contro l’85% della media nazionale.
Parlando proprio di alternative all’auto, si scopre che le italiane non amano eccessivamente il trasporto pubblico, preferendo la comodità del proprio veicolo: il 17% ritiene la bicicletta una valida alternativa, il 17% preferisce autobus, tram e metropolitana, a sorpresa soprattutto al Centro (28%) e non nelle grandi città del Nord come si potrebbe pensare; il treno è il fanalino di cosa, con un 3% di utenti, a pari merito con moto e scooter. Cosa pensano le intervistate del car-sharing? Il nuovo servizio di successo in diversi Stati Europei, da poco arrivato in Italia, realizza una percentuale record: 0%, nessuna lo nomina come mezzo di spostamento quotidiano.
Rispetto allo scorso anno, come cambia l’utilizzo dell’auto? Se rimangono sostanzialmente invariate le percentuali relative allo shopping (86% del 2014 contro l’83% del 2013) e del tempo libero in generale (80% del 2014 in lieve calo sull’84% del 2013), aumentano le donne che sostengono di non usare mai l’auto né per motivi professionali (69%, il 13% in più rispetto allo scorso anno) né per portare i bambini a scuola (62% del 2014 contro il 54% del 2013), dato quest’ultimo che sale all’80% nelle metropoli.
Se pensano al proprio futuro, per quale motivo cambieranno auto? La lotta ai consumi e la necessità di un’auto meno vecchia e superata della propria sono in cima alla classifica, rispettivamente con il 46% e 45% delle preferenze: le donne italiane si rivelano oculate e poco propense a cambiare auto di continuo solo per inseguire l’ultimo modello. Solo le giovani donne tra i 25 e i 34 anni si fanno trasportare dal semplice desidero di possedere una bella macchina nuova: ben il 35%, contro il 16% della media, forse perché l’ingresso nel mondo del lavoro o i cambiamenti personali, la costituzione di una famiglia o la nascita di un figlio, portano a voler e dover acquistare un veicolo. Importanti anche la praticità per il 28% e la sicurezza per il 26%, mentre il 21% sceglierà un’auto più green.
La coscienza ecologica è in aumento, soprattutto là dove l’inquinamento è una questione maggiormente sentita: se l’8% delle intervistate sceglierebbe un’auto ibrida, il dato sale al 18% nelle aree metropolitane. Buone percentuali per GPL (155) e metano (18%), anche se sono sempre diesel e benzina in cima alla classifica, rispettivamente con 24% e 27% delle preferenze. Solo l’1% comprerebbe un’elettrica, dato che sale al 4% tra le giovani dai 25 ai 34 anni.
Si lega alla motorizzazione anche la tipologia di auto: spopola la berlina con portellone, con il 59% delle preferenze che sale al 73% al Nord-Est; la station wagon è più amata al Nord-Ovest (16%) così come i SUV sono un sogno per le giovanissime neopatentate tra i 18 e i 24 anni, mentre c’è una piccola percentuale (2,5%) di trentenni che come prossima auto sceglierà addirittura una spider!
Il marchio più amato resta sempre FIAT, scelto dal 30% delle intervistate come più corrispondente alle proprie esigenze; seguono Opel al 9% e, al terzo posto, Renault, Toyota, Volkswagen e Ford, pari merito al 6%.
Anche le caratteristiche più rilevanti per la scelta dell’auto rispecchiano età e zona: per il 56% è fondamentale la comodità della posizione di guida, le ultrasessantenni prediligono auto facili da guidare (65%), la semplicità di carico/scarico del bagagliaio è importante per chi vive in grandi città (40%) dove i tempi e gli spazi di sosta sono ridotti, mentre il design degli interni è un plus per le ragazze più giovani (36% nella fascia 18-24 anni).
Tra le dotazioni tecniche irrinunciabili ci sono tre optional che avvalorano un luogo comune dell’immaginario maschile: le donne non sarebbero grandi parcheggiatrici o, per uscire dal cliché, sarebbero più attente all’incolumità propria, degli altri e del veicolo. Infatti, al primo posto troviamo il rilevatore acustico di ostacoli posteriori (42%), seguito dal sistema anti-collisione (41%) e dal sistema di parcheggio assistito (33%). Meno interessate, invece, alla tecnologia: wifi, display di bordo e sistemi tablet integrati sono agli ultimi post, con percentuali sotto il 6%.
Infine, un focus sulle fonti informative preferite dall’universo femminile per documentarsi, in vista della scelta di un veicolo, fa emergere dati eterogenei: il 69% del totale si reca personalmente dal concessionario, e il 67% chiede consigli ad amici, fidanzati e papà. In controtendenza su questo dato le giovanissime: indipendenti e sicure di sé, solo il 29% delle ragazze tra i 18 e i 24 anni chiede consiglio ad altri… salvo poi scegliere di testa propria, ma facendosi influenzare dalla pubblicità, in particolare al Sud (21%). Non è un falso mito che le donne non seguano molto i programmi dedicati ai motori, solo il 6%, né partecipino alle fiere di settore (8%), canali prettamente maschili, mentre i siti sull’automotive e le riviste si attestano al 15%.
In conclusione si può affermare che i bisogni femminili al volante si modificano nel corso del tempo, a seconda dell’età, del lavoro e del proprio “ruolo” – single, moglie, madre, occupata, pensionata – molto più rispetto all’universo maschile. Allo stesso modo, il luogo di residenza influenza molto la scelta di un veicolo. E, a volte… i luoghi comuni hanno un fondo di verità!
07 marzo 2014