raccolta differenziata – Non sono rari i casi in cui il dubbio ci assale. Dove butto il cartone della pizza? Stesso interrogativo per la lettiera del gatto, l’imballaggio argentato dei biscotti, le buste per alimenti, la carta-forno, le posate usa-e-getta, i lacci delle scarpe, e tanto altro ancora.
Gli interrogativi ci perseguitano e quando si tratta di differenziare non sempre abbiamo le idee chiare. In tanti possono essersi trovati in mano un materiale che volevano riciclare nel contenitore giusto della raccolta differenziata, ma senza sapere di preciso dove andava gettato.
Se soffrite di stress da separazione dei rifiuti potete stare tranquilli perché esiste la cura: si chiama “dove lo butto?”.
Per tutto questo quasi 600.000 italiani hanno in casa un “dove lo butto?”, la puntuale e completa guida alla raccolta differenziata dei rifiuti realizzata da la lumaca.
Pratico e facile da consultare, questo strumento risponde in pochi secondi a ogni dubbio sulla raccolta differenziata.
Conosciuto anche come “riciclabolario” o “dizionario dei rifiuti”, il “dove lo butto?” è un elenco dettagliato ed esaustivo dei rifiuti che possono capitare tra le mani, con indicato a fianco la famiglia di materiali a cui ognuno di essi appartiene (carta, plastica, vetro, ecc.).
Negli ultimi anni la lumaca ha predisposto “dove lo butto?” personalizzati per Aimag, Ast, C.B.B.O e Mantova Ambiente.
Il “dove lo butto?” può essere realizzato, a seconda delle esigenze, in versione tascabile, libretto o poster (ideale da appendere in classe nelle scuole). Un formato standard di questo indispensabile materiale di comunicazione raccoglie circa 450 voci, corrispondenti alla quasi totalità dei principali oggetti di uso comune che possono diventare rifiuti: dai bottoni agli strumenti musicali, dalle bustine di tè ai panni elettrostatici per la polvere.
Se assunto prima della raccolta differenziata il “dove lo butto?” placa l’ansia da riciclo e favorisce la quiete familiare. Può dare assuefazione, provare per credere.
Per informazioni: info@lalumaca.org
18 aprile 2016
